Presentazione del libro di poesie “Percezioni Comasche”

Como e il suo lago, ma anche la sua gente nelle poesie di Dante Maffia, calabrese, “rapito” dalla nostra città
Questo lago sublime, come Stendhal definì il lago di Como, ha ispirato decine di letterati capitati su queste sponde. E continua a farlo, è il caso di Dante Maffia, poeta calabrese che, dopo qualche giorno trascorso a Como, ha vergato un’intera silloge poetica dedicata al Lario, ai suoi monumenti, ai suoi abitanti e perfino ad un negozio: la panetteria Maffia in via Varesina, probabilmente incuriosito dall’omonimia del cognome. Davvero una sindrome di Stendhal quella che ha colpito Dante il poeta (non ancora Sommo, ma il nome è un bel viatico). Scherzi a parte, Dante Maffia è uno dei maggiori poeti d’Italia, come hanno testimoniato Palazzeschi, Pasolini, Sciascia, Caproni, Luzi, Bodei, Magris, Stella e Borges.

Domani, sabato 16 marzo alle 18, il libro di poesie “Percezioni Comasche” Come Como e il suo lago: la poesia di Dante Maffia (IQdB, 2024), sarò presentato presso lo spazio The Art Company, Via Borgovico 163 (cortile interno)- A dialogare con l’autore saranno Vincenzo Guarracino, critico letterario e poeta e Laura Garavaglia, presidente de La Casa della Poesia di Como ODV anche lei ritratta da Maffia con deliziosi haiku
Dante Maffia è nato a Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza nel 1946. È tradotto in oltre trenta lingue. In Giappone esiste addirittura un “Premio Dante Maffia” per gli haiku. Il Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi lo ha insignito di Medaglia d’oro alla cultura, numerosi i premi vinti ed è stato candidato al Premio Nobel. Alla sua opera sono state dedicate quindici monografie e trentacinque tesi di laurea. Ha ricevuto due lauree honoris causa e molte cittadinanze onorarie.
A Como era già stato da giovane, ma forse non era rimasto così “rapito” come nel 2021 quando venne sul lago per il Festival Europa in Versi organizzato dalla Casa della Poesia di Como: da quel soggiorno è nata la raccolta “Percezioni comasche” che verrà presentato domani
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“Como la patria / dell’elettricità. / Vi pare poco?”
“Queste poesie sono un significativo omaggio di Dante Maffia a Como e al Lario: il poeta ha saputo individuare momenti di alta poesia vivendo la città, naturalmente a suo modo, vivendo il Lago (adopero la maiuscola come fa lui) fuori dagli stereotipi, a volte perfino in una sorta di sogno surreale, sempre acceso da scintille liriche efficaci e suggestive. (…) Il lettore scoprirà in questo libro una Como e un Lago che hanno voci suadenti non perché siano semplicemente scenario e paesaggio ricco, piuttosto perché Maffìa ha saputo individuare aspetti sconosciuti e direi invisibili per molte ragioni. La passione per Como la si sente vibrare con evidenza in ognuno dei versi che a volte sono vere e proprie pennellate, quadri indelebili che coagulano gli umori della città e del Lago e ne fanno un teatro affascinante. (…)Questa raccolta è una passeggiata difficile da dimenticare una volta compiuta. Si tratta di una passeggiata calda, viva, dove la semplicità ha il maggiore peso, dove la trasparenza del dettato poetico è utilizzata come uno specchio che rifrange e sconvolge le immagini ritagliandole in una nuova dimensione in cui l’essenzialità s’innesta prepotentemente alle ragioni dell’anima, del cuore, della cultura e dell’invenzione. Un vero e proprio lago di poesia.”
Dalla prefazione di Laura Garavaglia