Lunedì del Cinema: poesia e denuncia ne “La chimera” di Alice Rohrwacher




I Lunedì del Cinema allo Spazio Gloria, la rassegna di film di qualità proposti dal Circolo Arci Xanadù
Alice Rohrwacher chiude la trilogia dedicata alla memoria con un’opera di denuncia, ma anche di pace: “La chimera” in programmazione al Gloria per i Lunedì del Cinema.
Ognuno insegue la sua chimera, senza mai riuscire ad afferrarla. Per alcuni è il sogno del guadagno facile, per altri la ricerca di un amore ideale. Il film è un intenso e radicale viaggio interiore, ma con l’immediatezza, la semplicità e la verità di un filmino di famiglia degli anni ’80.
Ambientato nel traffico clandestino dei manufatti storici, alimentato dai “tombaroli”. Il film racconta la storia di un archeologo britannico, Arthur, che viene coinvolto nel mercato nero di reperti storici preziosi, rubati dalle tombe durante gli scavi.
Dopo essere tornato da una cittadina sul Mar Tirreno, Arthur si riunisce con la sua banda di tombaroli, alla quale offre la sua dote: sentire il vuoto. Arthur, infatti, è in grado di percepire il vuoto della terra, là nelle profondità del suolo, dove vi sono nascoste le vestigia di un mondo passato. Quel vuoto è identico a quello l’uomo percepisce nel suo animo, quando ricorda il suo amore perduto, Beniamina. Ed è così che la chimera, inseguita con tanta fatica e di ardua cattura, diventa un sogno agognato e difficile da raggiungere, come un guadagno facile o la ricerca dell’amore ideale

L’allegra e sgangherata banda di delinquenti al centro de La chimera viene presentata da Rohrwacher con una leggerezza inedita per il suo cinema. Nel fare questo non rinuncia agli elementi chiave della sua poetica, ma adotta un registro ironico che alleggerisce il tono della narrazione. Le domande che muovono “La chimera” si legano al noto interesse della regista verso il sofferto processo che ha portato l’Italia, nel dopoguerra, alla modernizzazione, e che qui si concentra sul materialismo culturale che ne è conseguito. Perché per oltre duemila anni tutti sapevano dell’esistenza delle necropoli etrusche ma nessuno le ha toccate, mentre tra gli anni Settanta e Ottanta vengono depredate senza che nessuno si opponga? Quand’è che le persone hanno smesso di vedere negli oggetti la loro storia e hanno cominciato a vederci soltanto delle cose qualsiasi, della merce? La riflessione viene costruita attorno al personaggio di Arthur e al suo dono di sentire il vuoto sotto il terreno.
La regista crea un parallelismo tra quel vuoto e il vuoto che la giovane Beniamina ha lasciato dentro di lui. Il filo rosso di Beniamina, tuttavia, è il simbolo dei problemi de La chimera e, in un certo senso di tutto il cinema di Alice Rohrwacher: vedere ciò che sta “sotto” – sotto alla superficie, al di là di come le cose (e le persone) si presentano – a ribaltare lo sguardo per cambiare il punto di vista, un cinema che predica di liberare lo sguardo attraverso la poesia.
Spazio Gloria via Varesina – Como
lunedì 18 marzo
LA CHIMERA
di Alice Rohrwacher
con Josh O’Connor, Carol Duarte, Vincenzo Nemolato, Alba Rohrwacher, Isabella Rossellini.
ITALIA, 2023, durata 134 minuti.
Inizio film ore 21
Ingresso intero € 8, ridotto € 6 (under 20, over 65 e disabili)
Le proiezioni sono riservate ai soci Arci
Prevendita online
Spazio Gloria via Varesina 72 – Como
Info: www.spaziogloria.com