San Teodoro, in scena racconti e canzoni di “Sognatrici”

Sabato 23 marzo, in collaborazione con Le Sfogliatelle, Valeria Benatti e Gabriella Lucia Grasso portano le “Sognatrici” a Cantù
Sabato 23 marzo, alle 21, per la Stagione Teatro del San Teodoro di via Corbetta 7 a Cantù, in collaborazione con l’associazione culturale Le Sfogliatelle, andrà in scena lo spettacolo dal titolo Sognatrici, scritto e interpretato Valeria Benatti e Gabriella Lucia Grasso, con la partecipazione di Denis Marino, Lina Gervasi ed Eleonora Beltrami.
Sognatriciè una rappresentazione artistica tra parola raccontata e parola cantata. Le protagoniste sono Valeria Benatti, giornalista e scrittrice di origine veronese ma ormai milanese d’adozione e Gabriella Lucia Grasso, cantautrice e compositrice catanese. Insieme hanno voluto dedicare questo cameo ad alcune donne valorose dell’ultimo secolo, che hanno cambiato il proprio destino ma anche la storia grazie alle loro scelte controcorrente, come le poetesse Mariannina Coffa, Graziosa Casella e Alda Merini, l’attivista Mariasilvia Spolato, la cantautrice Rosa Balistreri, la Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Franca Viola, la ciclista Annie Cohen e la scultrice Camille Claudel.
È un spettacolo appassionato, talvolta struggente, fatto di racconti e di canzoni in lingua siciliana, di storie avvincenti, di versi pieni di sgomento e rabbia, di vicende incoraggianti che ancora oggi continuano ad ispirarci. Con loro tre musicisti di pregio come i maestri Denis Marino, che ha scritto le orchestrazioni del progetto alla chitarra, Lina Gervasi, thereminista siracusana che in questa occasione suona il flauto traverso e l’ottavino ed Eleonora Beltrami, violinista.
Per Valeria e Gabriella da un sogno inaspettato nasce un feeling di corrispondenza e di condivisione prima evanescente, poi diventato concreto più che mai. Dieci canzoni composte dalla Grasso e dedicate alle signore valorose, più un testo scritto, elaborato e redatto dalla Benatti: ed ecco che per magia il docushow Sognatrici, prende forma, corpo, consistenza, sapore. Diventando una storia da raccontare, incoraggiata dalla supervisione artistica di Massimo Venturiello, attore e regista di talento, che da sempre sostiene progetti che valorizzano le donne.