Altre “scintille” post-consiglio sulla mozione delle minacce: rabbia di Cantaluppi e Casati vota a favore




Un consigliere di maggioranza si dissocia dal voto del gruppo. La spiegazione del sindaco Rapinese:”Tutte vanno condannate, anche quelle ricevute da me e la mia famiglia”
Non solo la polemica su Volt e Volta, ma anche quella di Fratelli d’Italia. Che ha chiesto lunedì sera in consiglio comunale – mozione poi respinta dalla maggioranza anche se con un voto “contro” di Milo Casati (prima volta che succede tra i banchi della maggioranza) – la condanna per le minacce di morte ricevute dall’Associazione Pro Vita e Famiglia. Il sindaco Rapinese, nel motivare il parere negativo della giunta, ha spiegato facendo riferimento anche alle minacce peanti da lui stesso ricevute:”Tutte le minacce di morte vanno condannate, anche quelle che ho ricevuto io e la mia famiglia, se no sembra che ci interessi solo questa. O tutte o nessuna, non questa o quella perché c’è di mezzo un’associazione o l’altra”. Questa la spiegazione del sindaco in consiglio lunedì sera nel motivare il no alla richiesta di Fratelli d’Italia. A favore, come detto, ha votato Milo Casati anche se assicura che con la maggioranza ed il sindaco non ci sono problemi.
Questa la presa di posizione di Fratelli d’Italia: il consigliere comunale Cantaluppi e l’europarlamentare Fidanza
Durante la seduta del Consiglio Comunale di Como, ieri sera, è stata bocciata la mozione del Capogruppo di Fratelli d’Italia, Lorenzo Cantaluppi, che chiedeva di esprimere solidarietà ai membri dell’Associazione Pro Vita & Famiglia, oggetto di minacce di morte in città.
“Come se non fosse abbastanza il silenzio dell’Amministrazione in seguito alle minacce ricevute dall’Associazione, ieri sera, la maggioranza ha perso un’altra occasione per prendere posizione contro chi utilizza un linguaggio violento per cercare di mettere a tacere chi la pensa diversamente. Quello di ieri sera è l’ennesimo gesto vile che colloca, ancora una volta, questi “civici”, come amano definirsi, dalla parte sbagliata della storia: strizzano l’occhio a chi vuole morti i pro-life pur di raccattare qualche voto dagli estremisti, è vergognoso!”, ha dichiarato in una nota il Capodelegazione di FdI-Ecr al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza.
“Sono restato sconcertato-ha aggiunto il Capogruppo di FdI in Consiglio Comunale a Como, Lorenzo Cantaluppi- dal voto espresso dal gruppo di maggioranza, unanimemente, ad eccezione del consigliere Casati, contrario alla condanna delle minacce perpetrate ai danni della Onlus Pro Vita e Famiglia. Nella mozione non si entrava nel merito delle battaglie portate avanti dall’associazione, bensì si chiedeva una censura rispetto alla scritta apparsa a Como nei giorni di Natale “Pro vita morto non obbietta”, gesto che si somma ai numerosi atti intimidatori e alle aggressioni rivolte ai danni di Pro Vita e dei suoi appartenenti. Minacce e violenze non si discutono, si condannano!”
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