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“Giovinette!”, il programma di Gener-Azioni 24 prosegue in Val Mulini

28 marzo 2024 | 09:30
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“Giovinette!”, il programma di Gener-Azioni 24 prosegue in Val Mulini

Martedì 2 aprile, alla ex Tintostamperia Val Mulini, va in scena “Giovinette! Le calciatrici che sfidarono il Duce”

Prosegue, nell’ambito del ciclo di eventi Gener-Azioni 24 (il programma di azioni temporanee per la rigenerazione del comparto industriale dismesso della ex Tintostamperia Val Mulini), la rassegna Tutti a teatro: ciclo di 10 spettacoliiniziativa voluta da Confcooperative Insubria e dal Consorzio Abitare, con il coinvolgimento di Piramide Engineering e di AttivaMente, che, dopo una serie di appuntamenti al Salone della Cooperativa AttivaMente, presso il rigenerato Pastificio Castelli di via Pastrengo, torna negli spazi in trasformazione della ex Tintostamperia della Val Mulini, in via dei Mulini 3.

Il sesto appuntamento, infatti,  in programma martedì 2 aprile, alle 19.30, sul palco rinnovato per l’occasione grazie ad un intervento offerto dalla ditta Boaglio Costruzioni di Treviolo (BG), sarà con lo spettacolo teatrale Giovinette! Le Calciatrici che sfidarono il Duce, tratto da un libro di Federica Seneghini e saggi di Marco Giani, una co-produzione PEM Habitat Teatrali, Rara Produzione con il sostegno di Fondazione Memoria della Deportazione e della Sezione A.N.P.I. Audrey Hepburn diretta da Laura Curino, attrice e autrice teatrale di fama nazionale ed internazionale e interpretata daFederica Fabiani, Rossana Mola e Rita Pelusio, collaborazione artistica di Marco Rampoldi, adattamento drammaturgico di Domenico Ferrari con la collaborazione di Laura Curino e Rita Pelusio, scene e scelte musicali di Lucio Diana realizzazione costumi e assistente alla regia Francesca Biffi, datore luci Valentino Ferro.

Giovinette le calciatrici che sfidarono il duce alla Ex Tintostamperia Val Mulini

SINOSSI DELLO SPETTACOLO

1932. Decimo anno dell’era fascista. Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea: giocare a calcio. Fondarono il GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana che in breve raccolse intorno a sé decine di atlete. Gli organi federali in principio assecondarono l’iniziativa, consentendo loro di allenarsi, ma non di giocare in pubblico. Inoltre, dovevano usare un pallone di gomma e non di cuoio, indossare la gonna, non i pantaloncini, passare la palla solo rasoterra e in porta dovevano far giocare dei ragazzini adolescenti. Tutto questo per preservare le loro “capacità riproduttive”.
Nonostante ciò la loro avventura sportiva riuscì caparbiamente a resistere per quasi un anno, quando, proprio alla vigilia della loro prima partita ufficiale, il regime le costrinse a smettere di giocare.La loro fu una sfida al loro tempo, al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista. Di questo pugno di ragazze, che a loro modo sfidarono il Duce e la cultura del loro tempo, alcune si riciclarono in altri sport, altre uscirono dalla storia, altre ancora entrarono in una storia più grande, partecipando dieci anni dopo alla lotta partigiana. La loro epopea è raccontata con ironia e leggerezza da un trio di attrici che, mischiando comicità e narrazione, mostra come, pur a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano duri a morire e come la lotta per la libertà e i propri diritti passi anche attraverso lo sport.

PRENOTAZIONI QUI

Per accedere alla ex Tintostamperia Val Mulini, ingresso pedonale dalla Val Mulini.
È possibile parcheggiare nel piazzale della Tintostamperia un numero limitato di automobili. Si sollecitano quindi gli ospiti a raggiungere la Val Mulini a piedi, dal Piazzale delle Caserme lungo il Fiume Aperto, oppure a lasciare l’auto all’autosilo della Val Mulini.

PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA RASSEGNA

Sabato 20 aprile, ore 19.30
Tintostamperia Val Mulini
SANTA IMPRESA
di Laura Curino e Simone Derai, con Beatrice Marzorati e Davide Scaccianoce
SANTA IMPRESA è il racconto della straordinaria impresa che realizzarono i Santi Sociali Piemontesi a Torino durante l’Ottocento e permette di riflettere sul tema della santità a partire dalla testimonianza di uomini e donne che dovettero affrontare ostacoli e difficoltà, in balia dei tumultuosi eventi del Risorgimento, dimostrando fede e coraggio in un periodo critico di trasformazione. Ancora non sapevano sarebbero diventati “santi”, ma perseverarono ostinatamente nel proprio cammino, sostenendosi a vicenda e incarnando ciascuno secondo la propria sensibilità l’ideale di santità. Le loro figure spiccano immense a capo degli “imperi” di cui sono fondatori, imprese che ancora oggi sono attive e prolifiche, tutto questo perché un giorno, alzando lo sguardo, incontrarono il volto del prossimo.

Venerdì 17 maggio, ore 19.30
Tintostamperia Val Mulini
CASTA DIVA
di e con Lucilla Giagnoni
In occasione del centenario dalla nascita, Lucilla Giagnoni dedica uno spettacolo alla divina Maria Callas. Prendendo ispirazione dalla cavatina di Bellini Casta Diva dalla Norma – invocazione e preghiera alla luna resa celebre dall’interpretazione dell’artista greca – Giagnoni mette in relazione il mito di Callas con quello di Medea, esplorando la loro potenza di regine immortali, capaci nell’arte della cura, ma anche i tratti rovinosi e distruttivi che le accomunano.

Sabato 25 maggio, ore 19.30
Tintostamperia Val Mulini
LA DIVA DELLA SCALA
di e con Laura Curino
Laura, la protagonista, prende la difficile decisione di diventare un’artista e di scalare le ardue vette dell’arte. Non potrebbe avuto idea più difficile da realizzare: sembra che tutto congiuri contro di lei. La “Scala” che deve salire – in tutti i diversi significati della parola – è altissima. Decine di personaggi si avvicendano nel racconto a deviarla o a sostenerla, in un susseguirsi di episodi paradossali, tragicomici, ma sempre rigorosamente credibili, fino a quando si apre il famoso sipario e… Lo spettacolo è un monologo a più voci, che passano tutte accidentalmente attraverso la dirompente teatralità di Laura Curino.

Sabato 29 giugno ore 19.30 e domenica 30 giugno ore 16
Salone AttivaMente
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ONESTO
Compagnia Filodrammatica Pastificio Scenico – AttivaMente
La farsa, la commedia, il divertissement più divertente d’Inghilterra si è trasferito in Italia.
In un’ambientazione tutta lombarda i nove attori della Compagnia Filodrammatica fanno rivivere, con leggerezza, le parole del celeberrimo Oscar Wilde. I personaggi mettono in scena le assurdità, i difetti e i personalissimi (e rispettabili) non-sense degli esseri umani.
In questa rappresentazione il pubblico ha così la possibilità di verificare come la vita, a volte, possa prendere percorsi inaspettati e tutt’altro che logici. Protagonista dell’opera: la risata.