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Ritorna ”Odiare non è uno sport”: il flash mob contro l’hate speech nel mondo dello sport

28 marzo 2024 | 12:15
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Ritorna ”Odiare non è uno sport”: il flash mob contro l’hate speech nel mondo dello sport

il 6 aprile si terrà in tutto il Paese il flash mob per contrastare la pratica violenta dell’hate speech nello sport

In occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace , in numerose città italiane si terrà un flash mob che coinvolgerà società sportive, campioni e campionesse, scuole e giovani di tutto il paese, al fianco della campagna Odiare non è uno sport, con l’obiettivo di contrastare l’hate speech nel mondo dello sport.

L’hate speech consiste in vere e proprie espressioni di odio rivolte a individui o intere fasce di popolazione ed è una pratica sfortunatamente molto diffusa nel contesto sportivo.

L’urgenza di mobilitarsi collettivamente contro i discorsi d’odio online emerge ancor più dopo la diffusione dei dati della seconda edizione del Barometro dell’Odio nello sport: la ricerca compiuta ha intercettato oltre un milione di commenti d’odio di ogni tipo, da insulti discriminatori fino a vere e proprie minacce, evidenziando come il fenomeno dell’hate speech online sia cresciuto in maniera significativa su vari social network come Facebook e X.

Il flash mob si terrà anche a Cantù, oltre che in molte altre città e comuni d’Italia tra cui Calco (Le), Castel Maggiore (Bo), Lentini (Si), Lecco, Monza (MI), Milano, Montebelluna (TV), Padova, Roma, Sesto S. Giovanni (Mi), Torino, Treviso e Verona.

Molteplici sono le realtà in tutto il territorio nazionale che si mobiliteranno il 6 aprile a favore del flash mob: dalla Pallacanestro Cantù al Cus Torino Rugby femminile, dal Verona Volley alla Polisportiva San Filippo Neri di Milano, e ancora il Dingo Rugby Club di Verona, l’Asd Lazise Calcio, il Basket Lions Lentini di Catania, il Volley Team di Bologna, la Santinelli Dance Academy di Roma, la Lady Maerne Calcio femminile di Treviso.

odiare non è uno sport flash mob

Il flash mob contro le espressioni di odio verrà appoggiato anche da centinaia di società sportive protagoniste del Campionato Nazionale di Corsa campestre del Centro Sportivo Italiano, in programma a Calco, nel territorio lecchese, e addirittura l’International Mountain Bike Race, situata a Goriška, in Slovenia.

In aggiunta, a sostegno della mobilitazione, diverse realtà sportive, dalle più piccole alle più grandi, giocheranno con le pettorine di Odiare non è uno sport per ribadire che il confronto sul campo deve necessariamente basarsi sulla lealtà, sull’inclusione e sul rispetto delle regole.

Anche per questa edizione, saranno molteplici le grandi personalità del mondo dello sport che sosterranno attivamente l’iniziativa contro l’odio come l’ex ginnasta Igor Cassina, la pallavolista Paola Egonu, la pesista Assunta Legnante, l’ex calciatore e attuale sindaco di Verona Damiano Tommasi, le squadre di basket in carrozzina Briantea84 e Amicacci di Giulianova, i giornalisti sportivi Riccardo Cucchi e Mimma Caligaris e tanti altri sportivi e squadre italiane di sport popolare.

Inoltre, centinaia di studenti e gruppi giovanili, tra cui la Scuola Media Ascoli di Gorizia, il Liceo Agnesi di Milano, l’associazione ACMOS di Torino, e tutte quelle persone che condividono i valori fondanti dello sport si uniranno per sostenere questa importante mobilitazione generale.

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L’iniziativa è aperta a tutti, anche al di fuori del mondo dello sport, chiunque può contribuirvi, rilanciando il messaggio attraverso i propri canali social, taggando le pagine di Odiare non è uno sport su Facebook (@odiarenoneunosport) o su Instagram (@odiarenonesport) e utilizzando gli hashtag #odiarenoneunosport e #nohatespeech

Il progetto è sostenuto dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo e promosso dal Centro Volontariato Cooperazione allo Sviluppo, in partenariato con 7 ONG italiane con ampia esperienza nell’educazione alla cittadinanza globale (ADP, Aspem, CeLIM, COMI, COPE, LVIA, Progettomondo), gli Enti di Promozione Sportiva CSI e Libertas, Informatici senza Frontiere e Impactskills srl per lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche e due Atenei, UniTo e UniTs, per la realizzazione della ricerca e la supervisione scientifica.

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per maggiori informazioni cliccare qui

(manifesto e foto: fonte Odiare non è uno sport)

Galbiati Yury