Como, la Bocciofila chiude per sempre dopo oltre 70 anni:”Sindaco, ecco le chiavi. E’ una vergogna…”
La cerimonia questo pomeriggio in via Balestra, presenti alcuni rappresentanti dell’opposizione. Il presidente Fumagalli:”Eseguiamo l’ordine, ma abbiamo tanta rabbia dentro…..”
“Consegno le chiavi all’avvocato come è stato chiesto dal Comune. Non voglio fare polemiche, ma da oggi per me non sarà più il sindaco di Como, ma il signor Alessandro Rapinese…..“. Le parole, venate di amarezza, sono di Renato Funagalli, il presidente della Bocciofila di Como nel giorno in cui – come ha disposizione – ha ottemperato alla richiesta del Comune di lasciare la sede di via Balestra, ad un passo dal Museo Civico, perchè in quei locali l’amministrazione comunale intende allestire il cantiere per la riqualificazione dei musei stessi. E per l’allestimento della mostra sulle Monete d’Oro di Como.



Sopra le parole di Fumagalli che, in un primo momento, ha dovuto fermarsi con le lacrie a bloccare ogni discorso. Poi ci ha riprovato ed ha voluto togliersi i sassolini dalle scarpe. Non solo verso il Comune, ma anche per Federazione Bocce, Curia e sindacati. Qui sotto lo sfogo di uno dei soci della storica bocciofila cittadina.
Alla cerimonia di oggi, davanti ad alcuni cittadini, c’erano anche rappresentanti dell’opposizione in consiglio comunale (Lissi e Legnani). Nel cortile è stata fatta una una simbolica “cerimonia funebre” per decretare la chiusura definitiva della sede dopo oltre 70 anni di attività. La bandiera italiana, al centro del giardino di via Balestra, è stata rimossa e ripiegata. SDa quanto confermano i pensionati ed i soci della Bocciofila, finora non è stata trovata una sede alternativa: l’ipotesi Albate, alla Cascina Massee, è stata bocciata da tutti i frequrntatori di via Balestra per la non facile collocazione rispetto al centro città.




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