Como, niente consiglio comunale aperto sui nidi da chiudere:”Il sindaco evita il confronto costruttivo”



L’opposizione contesta la decisione di non concedere una seduta su questo argomento. La nota arrivata oggi in redazione
Nuova puntata dello scontro tra rappresentanti di Genitori degli asili nido cittadini e l’amministrazione comunale, con inserimento dei consiglieri di opposizione (tutti, nessuno escluso) che si sono visti respingere dal presidente del consiglio comunale Fulvio Anzaldo – con articolate motivazioni – la richiesta di un consiglio comunale “aperto” su questo tema. E qui di seguito la nota diffusa oggi dai consiglieri di opposizione
L’ennesima dimostrazione di scarsa democrazia da parte dell’Amministrazione comunale. Abbiamo appreso con grande amarezza che la nostra richiesta di fare una seduta di Consiglio comunale aperto sul tema della chiusura degli asili nido è stata respinta.
Mentre a Como i cittadini continuano la propria battaglia per farsi ascoltare, con petizioni, flash mob, iniziative pubbliche, il sindaco Rapinese e il suo gruppo si sono arroccati un’altra volta nel palazzo, chiudendo la porta a una nuova richiesta di dialogo.
Evidentemente il primo cittadino ha deciso di non vedere e non sentire il malcontento popolare, ritenendo sufficienti le poche spiegazioni date finora, evitando, ancora una volta, un confronto costruttivo. Spiace vedere ancora una volta che la democrazia secondo l’Amministrazione si è esaurita al momento del voto e, da allora, qualsiasi richiesta dei cittadini è destinata a cadere nel vuoto.
Valuteremo ogni ulteriore iniziativa a sostegno dei cittadini che si oppongono, non solo alla chiusura dei due nidi, ma anche al considerare esclusivamente in termini economici un servizio così importante per le famiglie, che si rischia di perdere: Ci impegnano quindi a tenere alta l’attenzione.
I Consiglieri di minoranza
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