Frammenti di Como attraverso l’obiettivo fotografico di Gin Angri

10 aprile 2024 | 16:32
Share0

Con Gin Angri abbiamo visitato la mostra fotografica in corso al Baradello

Il Castello Baradello, costruzione difensiva che domina la città, ha trovato una nuova vita ridefinita dalla titolazione BaradelloArtLab. In sostanza il contenitore è sempre la stessa arcigna costruzione in pietra, quello che cambia è il contenuto. Insieme a qualche souvenir di una Como medioevale coabitano opere di arte contemporanea o mostre fotografiche come nel caso di “Frammenti di una città”, l’esposizione in corso con gli scatti di Gin Angri organizzata da Slowmoon, il braccio artistico di Slow Lake che gestisce le attività turistiche nel Parco Spina Verde di cui il castello è l’emblema.

“Frammenti… di una città”, partita a metà marzo con qualche problema legato alle condizioni meteo, resterà aperta fino al 30 aprile (salvo proroghe possibili), la visita, sabato e domenica, è compresa nel biglietto d’ingresso del Baradello. Tutte le informazioni su www.castellobaradello.com

frammenti mostra gin angri

La mostra presenta i frammenti scomposti di Gin Angri che rivelano un mondo complesso passo dopo passo, mostrando la profondità umana dei soggetti fotografati. Il Baradello Art Lab si dice orgoglioso di ospitare queste opere d’arte contemporanea che si concentrano sulla fotografia. “Frammenti” invita gli spettatori a esplorare un pezzetto di realtà che si amplia in altre dimensioni, creando nuovi equilibri tra l’opera umana e l’ambiente circostante.

Gin Angri ha iniziato la sua carriera professionale a Como nel 1979 e ha documentato varie realtà sociali in Mozambico, nell’ex Jugoslavia, in Somalia e in Etiopia. Le sue opere e libri raccolgono storie di vita intense e significative, testimoniando esperienze passate e presenti. Attualmente fa parte del collettivo fotografico “BuenaVista Photo” e dirige il periodico “Oltre il giardino”.

frammenti mostra gin angri