Como, ok l’aggiornamento biennale del piano finanziario: possibile aumento Tari, delibera pronta



Arriverà in aula bnella seduta del giorno 24 aprile. Possibili ritocchi, la quantificazione ancora da definire. Il resto della seduta di ieri.
L’intervento di sindaco e assessore Bodero Maccabeo sulla situazione di parchi, giardini e interventi di sistemazione (anche alla luce di quello che è successo ieri a Como con le forti raffiche di vento) e poi le sedi da liberare da parte di Banda di Rebbio ed i costumi del Palio e l’attrezzatura dello stesso Palio (rispettivamente in via Badone e via Giussani, Ma la seduta di ieri sera, in consiglio comunale, è stata caratterizzata anche da altro.
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Dopo una lunga ed articolata discussione tecnica, il consiglio (con i voti della maggioranza ed i 10 contrari dell’opposizione) ha approvato l’aggiornamento biennale del piano ecomonico finanziario che poterà alla rivalutazione delle tariffe Tari (tassa sui rifiutri) dei prossimi due anni (24/25). Un passaggio tecnicissimo, come detto, ma necessario e propedeutico per il successivo approdo in aula (probabilmente nella seduta del giorno 24 aprile) della delibera conclusiva. Probabilmente le tariffe – è stato spiegato nella realzione di ieri – sono destinate ad un aumento anche se ancora tutto da quantificare.
Per il resto tante interrogazioni presentate dall’opposizione e la mozione – respinta dalla maggioranza – del consigliere Cantaluppi (Fratelli d’Italia) in merito alla rimozione ed interventi di controllo degli alberi alla piattaforma ecologica. IL sindaco ha ribadito – nel dare parere negativo – quello già detto in avvio di seduta (video sopra): controlli ed abbattimento vanno avanti da settimane e proseguiranno con una tabella precisa che prevede di toccare tutta la città
LA PROTESTA DEL CONSIGLIERE LEGNANI
“Nel Consiglio comunale di ieri sera, in sede di approvazione del Piano Economico Finanziario, è stata discussa una nostra proposta di Ordine del giorno, che impegnava il sindaco e la giunta a valutare, in accordo con il gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, la possibilità di decentrare in ulteriori luoghi del territorio comunale, anche con incremento degli orari di apertura, la distribuzione dei sacchi per la differenziata” dichiara il consigliere comunale del Partito Democratico Stefano Legnani.
“La proposta è nata in seguito a un accesso agli atti, dal quale abbiamo appreso che, negli ultimi anni, solamente una parte dei cittadini, compresa tra il 44% e il 46%, ritira annualmente il kit con i sacchi per la raccolta differenziata dei rifiuti. Vuol dire che rispetto a 56mila utenti, ce ne sono circa 30mila che preferiscono comprarli altrove, per incompatibilità di orari o per impossibilità di recarsi nella decentrata via Somigliana per ritirarli. Il problema è che, pur non usufruendo del servizio, a oggi, da contratto, il Comune paga all’azienda una quantità di kit che, per oltre la sua metà, rimangono alla società che gestisce il servizio rifiuti. Uno sperpero di denaro pubblico, stimabile tra i 300 e i 400 mila euro all’anno, su cui sarebbe il caso di riflettere. E’ chiaro che il sistema va ripensato. Il sindaco in campagna elettorale aveva affermato che avrebbe revocato la gara di appalto; cosa che poi non ha fatto. Potrebbe almeno chiedere al gestore di modificare il contratto prevedendo che il Comune paghi solo i i kit effettivamente consegnati. In attesa dovrebbe quantomeno favorire il ritiro dei cittadini, come da noi richiesto” prosegue il consigliere Pd- “Tuttavia, il sindaco ha respinto il nostro ordine del giorno, affermando che, dal prossimo anno, verranno collocati nove distributori automatici di sacchetti – conclude Legnani – Ce lo auguriamo, ma purtroppo significa che, anche per quest’anno, una grande quantità di denaro verrà speso senza ritornare, alla cittadinanza, in forma di servizio” conclude.