La cultura di Como perde Antonio Bianchetti, poeta, ex presidente del Gruppo Letterario Acarya

14 aprile 2024 | 19:34
Share0
La cultura di Como perde Antonio Bianchetti, poeta, ex presidente del Gruppo Letterario Acarya

Un male incurabile ha portato via in poche settimane Antonio Bianchetti molto conosciuto per la sua incessante attività culturale

Una domenica di sole oscurata dalla ferale, ed improvvisa, notizia della morte, a seguito di malattia, di Antonio Bianchetti, 67 anni, poeta e letterato, per tanti anni presidente del Gruppo Letterario Acarya di Como. Oltre alla poesia Antonio era appassionato di arti visive e di musica e alla commistione di queste ultime con le parole. Non a caso insieme a un gruppo di amici ha fondato una band-letteraria denominata M.G.M. (malta geneticamente modificata) poi confluita in un collettivo artistico chiamato “Esilio di sicurezza” con cui ha realizzato unalunga serie di performance multimediali in Italia e nel Canton Ticino e pubblicato tre libri. Intelligente, eclettico, ironico, di lui si apprezzavano anche i modi gentili, con la sua scomparsa Como perde un uomo di cultura.

Per tutto il pomeriggio sulla pagina Facebook di Antonio Bianchetti in moltissimi hanno lasciato un pensiero, mazzi di parole come mazzi di fiori per una persona che ha lasciato un buon ricordo in molti di noi. Un ricordo, a caldo, di Bianchetti lo abbiamo raccolto da Luisa Azzerboni e Massimiliano Pini, amici e collaboratori in molti progetti culturali, gli ultimi solo pochi giorni fa.

L’amicizia con Antonio risale a non molti anni fa, tre o quattro, ma è stata fin da subito un’amicizia creativa – dice Luisa – mi ha sostenuta, incoraggiata e consigliata su alcune idee artistiche che avevo in mente e che grazie a lui ho messo a fuoco e realizzato anche grazie al suo fattivo apporto. Anche se per un periodo, relativamente breve, la nostra è stata un’amicizia vissuta intensamente con un continuo scambio. Anch’io l’ho spronato verso strade che non aveva mai intrapreso, ultimamente l’ho invogliato a scrivere un racconto ispirato ai quadri di Emilio Alberti che è diventato un reading che, solo una decina di giorni fa, abbiamo recitato in occasione del finissage della mostra alla Galleria Caldarelli. Antonio non era presente perchè provato dalla malattia, ma ci ha detto “appena sto meglio lo rifacciamo”. Chissà se sperava veramente di poterlo fare oppure lo diceva per non demoralizzarci. Ha affrontato con coraggio la malattia rincuorando noi, perchè una delle tante qualità che aveva è la generosità. Ci univa anche una spiritualità tutta nostra fondata sull’idea che veniamo dalla luce e dobbiamo sforzarci di avere una vita luminosa per tornare nella luce. Ecco, lui ora è pura luce. Ne sono sicura”.    

antonio bianchetti

Per Massimiliano Pini “Antonio Bianchetti è un white rider, il bianco è quello della purezza dei suoi versi; tanto dolci quanto graffianti, ironici e meditativi; ha cavalcato il cambiamento dei decenni del gruppo letterario Acarya di cui è stato un motore trainante dopo Graziella Molinari – lo ha condotto, sicuro, nelle acque burrascose, tanto su onde quiete e tranquille. Scrittore trasversale, pochi giorni fa abbiamo letto la sua creatura cosmica con le voci di Luisa Azzerboni, Luciano Bartoli e Susanna Porro in occasione del finissage della mostra di Emilio Alberti al Salotto di Caldarelli – ma lo si poteva trovare anche al Joshua Blues Club a vedere, insieme, il concerto di Lydia Lunch “Retrovirus”. Poneva attenzione nelle cose, non concludendo mai la sua continua ricerca fosse stata sulla poesia, sulla narrativa, sulla musica, nelle graphic novel … come si legge ne I protettori (1975) aveva il potere di ideare universi paralleli della fantasia”

antonio bianchetti

Antonio Bianchetti è nato a Forlì in un piovoso marzo del secolo scorso, anche se tra Cantù e Como ha vissuto per  oltre cinquant’ anni da comasco- Si è diplomato all’ Istituto d’ Arte Applicata di Cantù e ha lavorato nel campo del fumetto, della grafica e della pubblicità, 
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Cinquanta milioni di Marylin Monroe non possono sbagliare”del 2002 (Ikona Edizioni);“Asheton Road (una radio-suite)” del 2004 autoproduzione Metallic (K)rhymes, “Esilio di sicurezza” del 2008 (Lampi di Stampa Editore), dove le liriche interagicono con effetti grafici, suoni e fotografie dentro un immaginario moderno.Da segnalare la performance “URLALIQUIDE / BRUCIARE ACQUA – Dal diluvio al deserto di un futuro dimenticato” presentata al festival di “Parolario” del 2003.