Mettere in vendita l’appartamento nel quale abiti

23 aprile 2024 | 00:43
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Mettere in vendita l’appartamento nel quale abiti

Mettere in vendita l’appartamento nel quale ancora si abita è possibile, ma per farlo è necessario prendere qualche precauzione utile per non scoraggiare i futuri acquirenti e per semplificare il passaggio di proprietà.

Dunque, se ti sei detto voglio vendere il mio appartamento, sappi che puoi farlo fin da subito e che non sei obbligato a trasferirti prima della messa in vendita. In questo articolo ti spiegheremo come procedere per non commettere errori.

Rimanere a vivere nell’appartamento messo in vendita: pro e contro

Tanto per cominciare, cerchiamo di capire quali sono i pro e i contro del mettere in vendita l’appartamento nel quale ancora si abita.

Per quanto riguarda i vantaggi, possiamo citare:

  • il poter mettere subito in vendita la casa: questo permette di risparmiare tempo;
  • l’avere più probabilità di riuscire a far coincidere la vendita dell’immobile con l’acquisto della nuova abitazione: questo aspetto consente di entrare in possesso di una somma di denaro da utilizzare immediatamente per pagare la nuova casa.

Passando agli svantaggi, è necessario tenere presente:

  • la necessità di mantenere la casa quanto più possibile in ordine, così da renderla più interessante per i potenziali acquirenti;
  • il dover stabilire, con il proprio agente immobiliare, giorni e orari da dedicare alle visite, durante i quali sarà necessario lasciare la casa libera.

Come presentarlo al meglio

Anche se si vive ancora nella casa messa in vendita, per consentire ai possibili acquirenti di apprezzarne le potenzialità, è indispensabile presentarla al meglio.

Per fare questo, oltre a mantenerla il più possibile ordinata e a dare una rinfrescata alle pareti, è possibile ricorrere all’home staging per case abitate. Diversamente da quanto avviene quando l’intervento è effettuato in case non abitate, l’home stager deve, in questo caso, partire da ciò che è già presente nell’appartamento e fornire consigli e suggerimenti per migliorare la disposizione dei mobili, l’illuminazione e via dicendo, così da rendere ogni stanza più impersonale, ma anche più accogliente e interessante.

Un’ulteriore soluzione viene fornita dalle nuove tecnologie e, in particolare, dalla realtà aumentata. Tramite software ad hoc e l’intervento di un professionista, si può far sì che il visitatore, tenendo lo smartphone in mano, possa visualizzare sul monitor del dispositivo l’aspetto che avrebbe l’abitazione se fosse arredata in modo diverso.

Migliorare le fotografie

Quando si pubblicano degli annunci di vendita, le fotografie non possono mancare. Mostrando immagini raffiguranti ambienti disordinati o dal carattere troppo personale, si rischierebbe però di non riuscire ad attirare l’attenzione del giusto target.

Per migliorare le fotografie è possibile ricorrere a software di home stager digitale, in grado di trasformare totalmente gli ambienti, donando loro un aspetto realistico, neutro e davvero accattivante.

Come organizzare le visite

Uno degli aspetti negativi del vendere casa prima di trasferirsi consiste nel dover organizzare al meglio gli orari delle visite.

Prendere accordi chiari con il proprio agente immobiliare è fondamentale per non rischiare di trovarsi con dei visitatori in casa in momenti poco adatti. Inoltre, sapendo in anticipo quando le visite hanno luogo, è possibile sistemare gli arredi seguendo le indicazioni dell’home stager.

Per far sentire le persone interessate all’acquisto a proprio agio, è preferibile concordare giorni e orari durante i quali nessuno degli abitanti della casa sia presente.

Quando è necessario liberarlo

Tutto è andato per il verso giusto e avete trovato un acquirente interessato. Dopo aver accettato la proposta di acquisto e firmato il compromesso, non vi resta altro da fare che procedere con la firma del rogito. Ma adesso vi domandate: entro quanto è necessario liberare l’abitazione?

Questa domanda non ha una risposta univoca. Sebbene, in generale, sia necessario liberare casa prima della firma del contratto di compravendita, è possibile prendere accordi diversi con il compratore, concordando insieme una data entro la quale liberare l’immobile.

Naturalmente, nel caso in cui si fosse venduta solo la nuda proprietà dell’immobile, si manterrebbe il diritto di usufrutto e di abitazione per tutta la vita e il problema di quando liberare la casa non si porrebbe.