Tremezzina, i lavori ripartono entro il 10 maggio: la rassicurazione del Ministro Salvini nel summit odierno




“Servono certezze per il territorio”, così il Ministro che ha preso parte alla prima parte della riunione. Confermato che il cantiere si rimette in moto entro i primi giorni del prossimo mese
Tremezzina, i lavori riprenderanno entro il 10 maggio. È quanto deciso nel tavolo di confronto tra Anas e ditta che lavora alla variante fondamentale per il territorio comasco. La riunione, iniziata a mezzogiorno, si è conclusa dopo le 18. All’inizio c’è stata la partecipazione del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “Vista la particolarità della situazione servono certezze per tutto il territorio” così il Ministro confermando di “essere a disposizione per agevolare la ricerca di soluzioni”. Salvini ha ribadito massima attenzione al dossier: sarà in Tremezzina entro la prima settimana di maggio per verificare di persona la situazione. La nota è stata diffusa dal Ministero da lui diretto ed è stata rilanciata da diversi parlamentari del territorio tra cui Eugenio Zoffili.
La maggior parte del cantiere – in galleria e sotto la montagna – è fermo dalla scorsa settimana dopo la comunicazione da parte delle imprese che si sono aggiudicate l’appalto ad Anas. Lo stop legato all’aumento dei costi per lo smaltimento dei materiali di scavo. Salvini e il Ministero assicurano un intervento diretto e – si spera – risolutivo.
ARRIVA ANCHE LA NOTA DI ANAS
“In relazione alle criticità emerse sono state individuate soluzioni condivise così da consentire l’immediata ripresa dei lavori di scavo nelle gallerie presso lo svincolo di Colonno ed il relativo trasporto dei materiali contenenti idrocarburi naturali presso il cantiere ANAS della variante di Tirano. Queste attività riprenderanno entro la prima decade del mese maggio prossimo”. Anche Anas, dunque, conferma la ripresa dell’attività per i primi giorni del prossimo mese. E la ripresa sarò dal versante di Colonno.
Per l’altro versante (Griante) la situazione resta più complessa: “A causa della presenza di arsenico naturale è stato necessario eseguire una serie di passaggi normativi ed approvativi anche da parte degli enti territorialmente competenti per la definizione delle percentuali di concentrazione della sostanza, propedeutici per l’individuazione delle discariche e degli impianti di recupero ambientale autorizzati. Nella riunione odierna è emerso che per il riavvio dei lavori di scavo presso lo svincolo di Griante è necessario un ulteriore tavolo tecnico tra Anas ed impresa, che sarà effettuato a valle di un supplemento di istruttoria tecnica, per garantire la ripresa nei tempi minimi compatibili con le autorizzazioni ambientali”
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