Dongo e Giulino: i nostalgici del fascismo ed il saluto romano, fischi e striscioni da Pd, Anpi e 5Stelle




Momenti di tensione, ma nessun incidente. I neofascisti hanno fatto il saluto sia a Villa Belmonte che sul lungolago. Erba (5Stelle):”Ma il Ministro dove è ? Vergognoso e grave quello che hanno fatto…..”
Da una parte i nostalgici del fascismo, giubbotto nero ed il saluto romano per ricordare i gerarchi uccisi qui nell’aprile del 1945. Era il giorno 28 come oggi. Dall’altra chi ha “fronteggiato” questa manifestazione: esponenti di Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) Pd, Movimento5stelle e altre associazioni. Canti e fischi contro i nostalgici, striscioni e bandiere. In mezzo ai due gruppi – dopo aver bloccato il traffico sulla Statale Regina per qualche minuto – forze dell’ordine a presidiare e controllare che non ci fossero incidenti. E scontri non ci sono stati anche se non sono mancati momenti di tensione.

A Dongo stamane presente anche l’onorevole Chiara Braga, Presidente del Gruppo Pd alla Camera dei Deputati insieme all’onorevole Federico Fornaro. Nella piazza Paracchini, alla presenza di diverse centinaia di persone, il discorso di Albertina Soliani (foto qui sopra), presidente dell’Istituto Cervi e vicepresidente nazionale Anpi. Nel pomeriggio l’Anpi di Dongo ha organizzato la presentazione del libro di Federico Fornaro “Giacomo Matteotti. L’Italia migliore”. Ha portato la sua testimonianza Anna Steiner, pronipote di Matteotti.
Raffaele Erba, coordinatore provinciale del M5s Como, è fortemente polemico:“A seguito dell’interrogazione parlamentare presentata dai pentastellati Bruno Marton e Barbara Floridia, in assenza di una risposta del Ministro dell’Interno, si è tenuto il raduno neofascista annunciato dai nostalgici del Duce. Vedere oggi il saluto romano a Dongo è un fatto grave e un segnale molto pericoloso che ci deve mettere in guardia dal ritorno di un certo passato. Noi già nelle scorse settimane, come Movimento 5 Stelle, avevamo presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno ma ad oggi giace senza risposta. Un disinteresse inaccettabile che legittima manifestazioni fasciste espressamente vietate dalla Costituzione. Un pessimo segnale per la memoria del passato e per le future generazioni”.

Prima di queste manifestazioni i nostalgici del fascismo, sempre con giubbotto nero, si sono riuniti a Giulino di Mezzegra per la commemorazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci, nel luogo in cui furono fucilati il 28 aprile del 1945 (Villa Belmonte, foto). I partecipanti sono arrivati da varie parti della Lombardia. S seguire, nella chiesa parrocchiale di Mezzegra, è stata celebrata la messa dal parroco don Ferruccio Ortellli. I partecipanti, dopo un omaggio al monumento ai Caduti, si sono fermati davanti al cancello della Villa dove una lapide ricorda l’evento del 1945. Anche qui è stato fatto il saluto romano da parte dei presenti.