“C’era una volta la guerra”, il Teatro di Emergency in scena a Figino Serenza

13 maggio 2024 | 16:10
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Giovedì 16 maggio, a La Tessitura di Figino Serenza, andrà in scena lo spettacolo “C’era una volta la guerra” con Mario Spallino

Giovedì 16 maggio, alle 20.30, Il teatro di Emergency metterà in scena, a La Tessitura, in via Cristoforo Colombo, 2 a Figino Serenza, lo spettacolo di teatro civile intitolato C’era una volta la guerra, con Mario Spallino, la drammaturgia e la regia di Patrizia Pasqui, le musiche di Guido Tongiorgi, la scenografia di Antonio Belardi e le luci di Giulia Belardi.

SINOSSI DELLO SPETTACOLO

L’orologio dell’Apocalisse – il Doomsday Clock, creato dagli scienziati del Bulletin of Atomic Scientists nel 1947 per mostrare metaforicamente una ipotetica fine del mondo e periodicamente aggiornato – oggi segna 90 secondi alla mezzanotte.
C’era una volta la guerra è un titolo che potrebbe sembrare un’utopia. Utopia letteralmente è il non-luogo, ma «una carta del mondo che non includa Utopia non è degna neppure di uno sguardo, perché lascia fuori il solo paese al quale l’umanità è sempre in procinto di approdare. E quando l’umanità vi approda, guarda avanti e, vedendo un paese migliore, alza le vele». Così scriveva Oscar Wilde.
Utopia non è una parola adatta soltanto ai sognatori, ai poeti o ai pazzi. Non significa fuga dalla realtà, ma capacità di immaginare qualcosa che non c’è ancora e dargli la possibilità di accadere.

C'era una volta la guerra a Figino Serenza

Lo dimostrano persone – conosciute e meno conosciute – che negli anni si sono opposte e hanno saputo inceppare il “meccanismo” della guerra, come ad esempio il comandante sovietico Vasilij Archipov che, nel 1962, si oppose al lancio del siluro nucleare nonostante il suo sottomarino fosse attaccato dagli statunitensi, scongiurando così una guerra nucleare; lo dimostrano politici che hanno saputo rispondere alla violenza senza violenza. Le loro storie e le storie di personaggi meno noti o addirittura emblematici prenderanno vita sulla scena grazie anche al contributo di musiche e canzoni originali.
Questo spettacolo, che ripercorre la storia di questi ultimi decenni e mostra che la guerra non è inevitabile, vuole essere un contributo a un’educazione che includa nel suo percorso l’utopia.

Ingresso libero e gratuito