Mostre: “Giuliano Vangi: il disegno” allo Spazio Officina di Chiasso




Esposti più di cento disegni di studio a matita e china con biacca e acquarellature, di piccolo e grande formato, e una scultura in bronzo dell’artista fiorentino
Aperta da oggi al 21 luglio 2024, allo Spazio Officina di via Dante Alighieri 4 a Chiasso, la mostra “Giuliano Vangi: il disegno”, inserita nel filone dei maestri del XX e XXI secolo che il m.a.x. museo sta portando avanti da tempo. La mostra, curata da Marco Fagioli e Nicoletta Ossanna Cavadini, è focalizzata sull’opera del maestro fiorentino Giuliano Vangi (1931-2024), con particolare riferimento allo studio del disegno e della grafica nello spazio, in rapporto alla scultura.L’artista elabora ed esprime i suoi sentimenti e impressioni usando un mezzo che unisce pensiero ed esecuzione: il disegno, il quale a sua volta si trasforma, alla fine del processo creativo, in scultura.

La forza creativa di Vangi lo porta alla sperimentazione di diverse tecniche grafiche dell’incisione tra cui l’acquaforte, il bulino, l’acquatinta e la puntasecca, tecnica da lui considerata ideale. Il segno o grapheion, come atto creativo e originale, lo induce a ridisegnare e rielaborare uno stesso tema più volte, in modo che la grafica esprima tutta la poetica dell’artista. Per arrivare a elaborare la propria arte, Vangi attinge direttamente dal vero, ed è in grado di trasmettere un suo codice intellettuale e sentimentale di grande levatura.

Allo Spazio Officina sono esposti più di cento disegni di studio a matita e china con biacca e acquarellature, di piccolo e grande formato, e una scultura in bronzo. In particolare, sarà esposta una selezione della sua produzione grafica a partire dal 1944, anno in cui inizia ad eseguire i disegni accademici, fino ad arrivare al 2023, con opere di grande valore emozionale: complessivamente, ottant’anni di attività artistica, il che rende questa mostra un unicum a livello espositivo.
Una sezione distaccata della mostra si trova presso il Centro seminariale Villa Pontiggia a Breganzona (Lugano): nel parco sono presenti due sculture di Vangi (Persona, 2003 e Parallelepipedo rosso, 2010), mentre nel padiglione ligneo disegnato da Mario Botta viene collocata per l’occasione la scultura in acciaio Jolanda 2022.
Viene così messo in evidenza da un lato il rapporto con il territorio, dall’altro l’amicizia professionale che lega Mario Botta a Giuliano Vangi.

Il catalogo presenta un ricco apparato con tutte le immagini delle opere in mostra, i saggi dei co-curatori Marco Fagioli e Nicoletta Ossanna, e un’intervista all’architetto Mario Botta. Negli apparati vi è la biografia, una bibliografia specifica, l’elenco delle mostre (Edizioni Silvana Editoriale, 24×24, italiano e inglese, pp. 304, CHF/Euro 38.-)
Giuliano Vangi fin da giovane dimostra una forte abilità artistica e una passione che lo portano a realizzare disegni intrisi di sapienza tecnica e formale. Egli si forma presso l’Istituto d’Arte Porta Romana e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Fin dagli esordi, si dedica completamente alla scultura, quale allievo di Bruno Innocenti. Dal 1950 al 1958 si trasferisce a Pesaro, dove insegna presso l’Istituto d’Arte della città. Nel 1959 si trasferisce a San Paolo del Brasile e si dedica alla ricerca astratta, lavorando su cristalli e metalli. Nel 1962 rientra in Italia e insegna all’Istituto d’Arte di Cantù.

La sua produzione artistica viene esposta in mostra nel 1967 alla Strozzina di Palazzo Strozzi, evento cui seguirà una ricca serie di mostre in diverse città europee: Stoccarda, Monaco, Francoforte, Amburgo, Londra. Nel 1983 vince il premio dell’Accademia di San Luca e poi il premio Feltrinelli per la scultura all’Accademia dei Lincei. Nel 1988 porta per la prima volta le sue opere in Oriente in una mostra a Tokyo, presso la Gallery Universe. Nel 1994 è nominato Professore Onorario presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nel 2002 Vangi riceve il Praemium Imperiale per la scultura. All’artista, ormai di fama internazionale, viene dedicato a Mishima, in Giappone, un museo che espone un centinaio delle sue opere.Tra le numerose mostre personali realizzate, si ricordano quella a Firenze al Forte Belvedere nel 1995, agli Uffizi nel 2000, all’Ermitage di San Pietroburgo nel 2002 e al Museo Hakone nel 2002, quella del 2011 con opere di diversi materiali e policromi in mostra al Palazzo Pretorio a Barberino di Mugello, suo paese di origine. Nello stesso anno riceve il premio Giotto e l’Angelico. Nel 2022 ha esposto al Mart in una mostra dal titolo Colloquio con l’antico. Pisano, Donatello, Michelangelo.

Giuliano Vangi: il disegno
a cura di Marco Fagioli e Nicoletta Ossanna Cavadini
Spazio Officina (Via Dante Alighieri 4), Chiasso (Svizzera)Centro Seminariale Villa Pontiggia, via Lucino 75 – Breganzona (Svizzera)
26 maggio – 21 luglio 2024
orari
martedì – domenica
ore 10.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00
lunedì chiuso
aperture speciali
giovedì 30 maggio 2024 – Corpus Domini
sabato 29 giugno 2024 – SS. Pietro e Paolo
ingresso gratuito ogni prima domenica del mese
domenica 2 giugno 2024
domenica 7 luglio 2024
Ingresso
Intero: CHF/Euro 7.-
Ridotto: CHF/Euro 5.-
Per favorire la visita delle due mostre, al m.a.x. museo (Archivi Grafici/Graphic Archives, fino al 22 settembre 2024) e allo Spazio Officina (Giuliano Vangi: il disegno) si può beneficiare del biglietto cumulativo ad un prezzo vantaggioso:
Ingresso cumulativo m.a.x museo + Spazio Officina: Intero CHF/Euro 12.-, Ridotto CHF/Euro 10.-
Ingresso cumulativo m.a.x museo + Spazio Officina – Scolaresche e gruppi di minimo 15 persone:
CHF/Euro 7.-
Informazioni:
www.centroculturalechiasso.ch