Il blitz

Festa non autorizzata con 300 ragazzi, arrivano Polizia e Finanza: sequestro del Cà Franca a Lipomo

Intervento nella tarda serata di sabato: trovato un cittadino tunisino di 53 anni, incensurato irregolare sul territorio, lavorava nel locale in qualità di tuttofare, senza un regolare contratto di lavoro.

La Questura di Como, coordinata dalla Procura della Repubblica, nei giorni scorsi (sabato 25) ha eseguito il sequestro preventivo del locale “Ca Franca” di Lipomo. Nell’ambito di una serie di attività di monitoraggio svolte dalla Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Como, in concomitanza con l’inizio della bella stagione, sono stati particolarmente intensificati i servizi volti alle regolarità che riguardano i locali di intrattenimento, tra cui discoteche e sale da ballo. (video sopra firnito dalla Questura con l’interno del locale sabato scorso).

 

 

In particolare, nella tarda serata del 25 maggio è stata accertata l’organizzazione,senza alcuna autorizzazione, di una festa presso il locale di Lipomo, caratterizzata da musica, balli e la presenza di circa 330 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 22 anni. L’intervento è stato operato dai poliziotti della Questura di Como in collaborazione con gli uomini della Guardia di Finanza di Como, il locale è stato sottoposto a sequestro preventivo sussistendo un elevato pericolo per l’ordine, la sicurezza e l’incolumità pubblica e sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, gli organizzatori della festa.

 

 

Durante il controllo i poliziotti hanno anche accertato che un cittadino tunisino di 53 anni, incensurato irregolare sul territorio, lavorava nel locale in qualità di tuttofare, senza un regolare contratto di lavoro. L’uomo è stato colpito dell’Ordine del Questore a lasciare il territorio dello Stato e del decreto di espulsione del Prefetto, mentre la posizione giuridica dei titolari dell’attività verrà in seguito vagliata dalla Guardia di Finanza.

 

 

Questura e Finanza ricordano che, proprio per la tutela di beni fondamentali quali la sicurezza e l’incolumità pubblica, le attività di pubblico spettacolo, devono essere sottoposte ad idonea autorizzazione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.

 

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