I particolari

Il blitz della Polizia contro lo spaccio nel comasco: il distributore dove la cocaina si pagava con la carta

I dettagli forniti dalla Questura dopo l'imponente operazione portata a termine stamane: a Cislago il rifornimento era di cocaina e non di benzina......

E’ forse una delle cose più particolari – se così vogliamo dire – emerse della conferenza stampa di oggi in Questura dove la Polizia ha spiegato dettagli e modalità dell’arresto di 30 persone, la maggior parte calabresi residenti tra erbese e bassa comasca. Due (vedi precedente lancio) le associazioni disarticolate: una nell’erbese e una nella bassa comasca. E proprio qui – a Cislago – i poliziotti hanno localizzato (foto sopra diffusa oggi) un distributore di benzina gestito da uno dei presunti boss, arrestato anch’esso oggi dagli agenti.

Gli inquirenti hanno rivelato come qui, in questo benzinaio, si poteva acquistare la droga, cocaina per lo più, anche con la tessera del reddito di cittadinanza o con il bancomat o carta di credito. L’operazione era molto semplice: il cliente arrivava alla pompa del carburante e faceva finita di fare il pieno. La benzina finiva in alcuni bodini a parte e poi rivenduta al mercato nero. Al momento di pagare passava al gestore la carta del reddito di cittadinanza o anche il bancomat in qualche caso. Accertato anche l’uso di carte di credito. La cocaina, insomma, si pagava così facendo finta di fare il pieno…….

 

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE DI OGGI

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LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO

La casa di questi mafiosi con le loro droghe e i loro crimini non è la nostra terra. Non è Erba, non è Canzo, non è la provincia di Como: il loro posto è la galera. Grazie agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Como e a chi ha lavorato a questa brillante operazione. Avanti con la lotta alle mafie, priorità della Lega al Governo”.

Così Eugenio Zoffili, Deputato e Vice Coordinatore regionale della Lega, commenta l’imponente operazione antidroga in provincia di Como di questa notte.

 

 

I miei complimenti e ringraziamenti al Questore di Como Marco Calì, alla Squadra Mobile di Como, al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ed a tutti i reparti delle Forze dell’Ordine che hanno preso parte a questa poderosa risposta dello Stato al crimine organizzato. Trenta ordinanze di custodia cautelare eseguite tra Lombardia, Piemonte e Calabria, sgominate due organizzazioni criminali dedite al traffico di stupefacenti, all’usura e all’estorsione. Sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, è stato così segnato un punto pesantissimo nel contrasto alla criminalità. Risultati come quelli odierni rendono orgogliosi e sono la conferma della grandissima professionalità ed efficienza del nostro sistema investigativo, in una lotta quotidiana che sappiamo lunga e difficile. Ora avanti con ancora più determinazione, perché territori liberi dal vincolo mafioso sono territori coesi e sicuri protagonisti di legalità e sviluppo economico-sociale”.

Così in una nota Nicola Molteni, Sottosegretario di Stato all’Interno.

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