La maxi-rissa in centro a Cantù, i primi provvedimenti: tre minorenni in carcere per tentato omicidio

2 giugno 2024 | 20:32
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La maxi-rissa in centro a Cantù, i primi provvedimenti: tre minorenni in carcere per tentato omicidio
La maxi-rissa in centro a Cantù, i primi provvedimenti: tre minorenni in carcere per tentato omicidio
La maxi-rissa in centro a Cantù, i primi provvedimenti: tre minorenni in carcere per tentato omicidio

Uno ha 14 anni, gli altri 16 e 17. Legati alle baby-gang del territorio, già protagonisti di episodi violenti. Fermato anche un 18enne che avrebbe ferito i due ancora gravi in ospedale.

Arriva la svolta nelle indagini dei carabinieri della compagnia di Cantù dopo la folle e partecipata rissa della notte scorsa in centro a Cantù (piazza Garibaldi) con tre feriti (due ancora molto gravi) ed un numero imprecisato di partecipanti. Molti testimoni riferiscono diverse decine di persone in mezzo ala piazza tra lanci di bottiglie e di transenne e l’uso di coltelli. Tenetevi forte perchè l’età dei fermati per questo episodio fa venire i brividi: 14, 16 e 17 anni, tre minorenni sono stati fermati con l’accusa di tentato omicidio aggravato in concorso per la maxi-rissa scoppiata per futili motivi. Una autentica e sconcertante follia.

Stando agli accertamenti dei carabinieri e degli agenti della polizia locale i tre minorenni avrebbero partecipato alla rissa tenendo fermi e dando calci agli aggrediti mentre un altro, maggiorenne, li avrebbe feriti con un coltello. Identificato anche lui, i carabinieri lo hanno fermato
Tra i feriti, due uomini sono ricoverati in prognosi riservata (un canturino di 33 anni a Monza ed un 44enne di Novedrate al Sant’Anna), mentre un terzo (28enne canturino) dopo essere stato visitato al pronto soccorso di Cantù ha deciso di uscire nonostante le ferite riportate
Dalle indagini è emerso che i tre minorenni risultano legati ad alcune baby gang già responsabili di altri episodi di violenza nel recente passato e sempre in centro a Cantù. Gli accertamenti proseguono con il vaglio delle testimonianze e la visione dei sistemi di videosorveglianza. “Parteciperò domani al Comitato per l’Ordine e la sicurezza in Prefettura a Como – fa sapere il sottosegretario del MInistero Nicola Molteni -. La piazza di Cantù è un luogo di socialità, di aggregazione, di comunità e simbolo del lavoro della nostra terra: chi pensa di trasformarla in una arena di violenza, criminalità, regolamenti di conti e di risse con l’uso di lame e coltelli, si piegherà alla legge. Chi ritiene di essere il padrone criminale della notte a Cantù e in altri territori della provincia comasca, troverà una risposta dello Stato e delle istituzioni durissima e ferma. Difenderemo le nostre città e le nostre comunità locali iniziando a rafforzare fin da subito la prevenzione e il controllo dei territori anche durante le ore notturne. Domani faremo il punto della situazione su Cantù e su altre realtà del territorio lariano che meritano da subito un’azione tempestiva tesa a garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”. 
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