Mega-rissa in centro a Cantù nella notte: tre feriti, uno è gravissimo. Ora caccia a tutti i protagonisti



Le parole del Sottosegretario Molteni:”La piazza di Cantù è un luogo di socialità, di aggregazione e simbolo del lavoro della nostra terra: chi pensa il contrario si piegherà alla legge”.
Iniziamo dal bilancio finale: tre feriti, accoltellati nel cuore della notte in centro a Cantù, lì dove poche ore dopo – sul palco già allestito – si è svolta la festa del 2 giugno con sindaco ed autorità. Una Cantù violenta manda in scena l’ennesima rissa, stavolta la pià grave e grossa delle ultime settimane. Dopo le 3 scoppia una discussione e poi si passa alle vie di fatto: sono decine i coinvolti, molti dei quali si allontanano quando capiscono che la situazione prende una brutta piega. Restano a terra in tre, feriti e sanguinanti. Accoltellati per motivi non ben chiariti, ma che appaiono futili.
Il più grave è un 33enne di Cantù, portato in ospedale a Monza e in prognosi riservata: è in pericolo di vita ed in coma farmacologico. In ospedale anche un 44enne di Novedrate, in rianmazione al Sant’Anna con lesioni alla milza e poi un 28enne di Cantù (anche lui in ospedale a Cantù) con ferite in alcune parti del corpo: è stato medicato e poi dimesso. E’ il meno grave dei tre.
E da quanto viene ricostruito con il passare delle ore – i carabinieri della compagnia di Cantù costantemente al lavoro dalla notte scorsa – sembra che nella mega-rissa in centro siano state usate anche bottiglie e alcune transenne già collocate in zona per la festa della Repubblica. Episodio davvero sconcertante e sul quale i carabinieri della compagnia di Cantù stanno lavorando da ore. Acquisite anche le immagini di alcune videocamere della zona per cercare di risalire a tutti i responsabili coinvolti: sarebbero diverse decine, non escluso anche minorenni.
LE PAROLE DEL SOTTOSEGRETARIO MOLTENI
“Nessun atto di violenza e nessun gesto criminale dovrà rimanere impunito, bene che gli investigatori siano già al lavoro per ricostruire i fatti e individuare i colpevoli degli accoltellamenti di Cantù. La piazza di Cantù è un luogo di socialità, di aggregazione, di comunità e simbolo del lavoro della nostra terra: chi pensa di trasformarla in una arena di violenza, criminalità, regolamenti di conti e di risse con l’uso di lame e coltelli, si piegherà alla legge. Chi ritiene di essere il padrone criminale della notte a Cantù e in altri territori della provincia comasca, troverà una risposta dello Stato e delle istituzioni durissima e ferma. Difenderemo le nostre città e le nostre comunità locali iniziando a rafforzare fin da subito la prevenzione e il controllo dei territori anche durante le ore notturne.
Domani in Prefettura a Como è stato convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a cui parteciperò personalmente, alla presenza di tutte le autorità e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, per fare il punto della situazione su Cantù e su altre realtà del territorio lariano, che meritano da subito un’azione tempestiva tesa a garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”. Così Nicola Molteni, Sottosegretario all’Interno.
LEGGI ANCHE QUI