La baby-gang di Cantù: Daspo urbano per i fermati e da stasera via ai controlli serrati in tutto il centro

Si intensificano le verifiche delle forze dell’ordine per evitare il ripetersi di episodi simili a quelli della scorsa settimana. Il Questore:”Ragazzi di elevata pericolosità sociale”
Arriva un altro provvedimento restrittivo per i quattro giovani (tre minorenni ed un 18enne) della baby gang di Cantù fermati dai carabinieri per tentato omicidio di sabato scorso in piazza Garibaldi. Il Questore Marco Calì ha firmato il divieto di accesso alla città per tutti, accusati di tentato omicidio. Ma non sono esclusi a breve ulteriori provvedimenti analoghi per altri componenti della gang già responsabile di numerosi episodi di violenza a Cantù.
I provvedimenti del Questore disposti valutando la pericolosità sociale dei quattro ragazzi fermati. Per il 18enne in carcere con l’accusa di tentato omicidio 3 anni di divieto di accesso ai centri urbani esteso a tutta la provincia di Como. Al termine del periodo per lui scatterà l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria. Tre anni di daspo urbano anche per il 17enne, mentre per il 16enne e il 15enne fermati il questore ha disposto lo stesso divieto per 2 anni. Non potranno accedere ad un’ampia zona che circonda il centro di Cantù. I tre minorenni, finiti domenica al Beccaria di Milano per concorso in tentato omicidio, nelle scorse ore sono stati trasferiti in una comunità per minori.
E intanto, dopo la riunione in settimana in Prefettura, ecco che arriva il primo fine settimana di controlli rafforzati: da stasera a domenica, in tutto il centro di Cantù, scatta il piano di rafforzamento predisposto da Prefetto e forze dell’ordine su indicazione anche del Sottosegretario del Ministero Nicola Molteni. Sarà un week-end di verifiche, controlli e presenze massicce di forze dell’ordine sul territorio proprio per evitare il ripetersi di situazioni così critiche come lo scorso fine settimana.
LE PAROLE DI NICOLA MOLTENI (SOTTOSEGRETARIO)
“Dopo l’emissione dei quattro Dacur a carico dei giovani coinvolti nei fatti del 2 giugno, un’ulteriore fase della risposta dello Stato, messa a punto nel Comitato del 3 giugno, è stata portata a termine ieri sera con un piano di controlli straordinari e un massiccio spiegamento di Forze dell’Ordine nelle piazze e nelle vie del centro cittadino, teatri dei noti episodi di violenza. Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri, col consueto sostegno della Polizia Locale, hanno promosso attività di sorveglianza tese principalmente al contrasto dello spaccio di stupefacenti. Ringrazio il Prefetto ed il Questore di Como, la magistratura e tutte le Forze dell’Ordine coinvolte nelle operazioni, perché con il loro operato hanno risposto prontamente ad una legittima richiesta di sicurezza e legalità di un intero territorio. I controlli proseguiranno ulteriormente nei prossimi giorni perché le nostre piazze e le nostre vie tornino ad essere luoghi di comunità e partecipazione e non di violenza e criminalità”.
Lo dichiara in una nota Nicola Molteni, Sottosegretario all’Interno.