Abusi sessuali e minacce alle studentesse del Setificio, arrestato bidello di 64 anni: tutte le gravi accuse

L’incubo per la ragazzina 15enne – primo anno del Setificio di Como – è iniziato ad ottobre del 2023 ed è durato fino ad aprile scorso quando ha avuto la forza di confidare quello che stava accadendo ad un compagno. Ed i due hanno poi denunciato abusi e violenze sessuali ai carabinieri con indagine lampo della procura di Como. Ad aprile il provvedimento di fermo, oggi l’avviso di chiusura indagini. E’ una vicenda sconcertante quella che emerge in queste ore. La ragazzina avrebbe subito abusi quasi ogni giorno da parte di un bidello dell’istituto di 64 anni. L’uomo è stato arrestato e sospeso dall’incarico: si trova agli arresti domiciliari, abita in città. E’ accusato di violenza sessuale anche su una seconda studentessa di 17 anni, anche lei sarebbe molestata e palpeggiata ripetutamente in alcune aule delle quali il bidello aveva le chiavi per accedere.
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Dall’inchiesta di carabinieri e Procura emerge un incubo per le due studentesse del Setificio: spesso prima dell’inizio delle lezioni o durante l’intervallo, la più giovane sarebbe stata portata in aule vuote ed avrebbe subito abusi e violenze sessuali continue. L’uomo avrebbe minacciato la ragazzina, ripetendole che se non fosse andata con lui o se avesse raccontato quello che accadeva le avrebbe fatto del male. La cosa sconcertante è che il bidello si è fatto dare il numero di cellulare della ragazza e l’avrebbe ripetutamente contattata fino a chiederle di inviare dei video compromettenti. Immagini che la ragazzina, come ha poi raccontato agli inquirenti, ha sempre cancellato per evitare che i genitori, che le controllavano il telefono, si accorgessero di quello che stava accadendo.
A fare scattare l’inchiesta – dopo aver sentito il racconto della studentessa – è stato il preside del Setificio Roberto Peverelli: è stato lui ad informate tempestivamente i carabinieri e l’Ufficio scolastico per i provvedimenti disciplinari anche se il bidello, da quanto è stato possibile accertare, si è sospeso dall’incarico appena è finito nel registro degli indagati. Prima ancora del fermo e dei domiciliari dove ora si trova,
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