L'analisi

Amministrative, chi guida gli 88 comuni: conferme, ritorni e “ribaltoni” ed a Binago c’è il Commissario

Un commento veloce del voto in provincia: tra conferme e qualche ritorno. Sfida di pochi voti a Val Rezzo e Vertemate, tante le donne con la fascia tricolore. Tettamanti ad Uggiate con Ronago.

Iniziamo dalle conferme che sono quelle che arrivano per ultime in ordine cronologico: intero pomeriggio ad aspettare anche se il margine di vantaggio è stato subito ampio. Alice Galbiati, senza dover far ricorso al ballottaggio (come cinque anni fa), resta in carica come sindaco di Cantù. Continuità per il centrodestra che si è ricompattato alla vigilia delle elezioni ed ha permesso alla sua candidata di vincere in scioltezza la sfida con Pagani e Volontè. Tutto apparentemente agevole per il sindaco uscente che resta in carica. E restra al suo posto anche Giovanni Alberti a Mariano. Mai in discussione il vantaggio sullo sfidante del Pd Poltronieri: 63% di consensi bastano ed avanzano per chiudere la pratica e restare in comune per altri cinque anni. La terza conferma è Michele Spaggiari, sindaco di Menaggio: lo spoglio è andato a rilento, ma il suo successo su Alberto Bobba mai in discussione. E anche lui va di continuità. Come pure a Fino Mornasco dove Roberto Fornasiero ha sbaragliato il rivale Discalzo: 3.527 voti a 589. Gara mai in discussione anche qui, sesto comune più grosso del territorio. Fornasiero ha fatto il pieno di consensi.

 

Poi qualche ribatone, inevitabile in una tornata di amministrative. E’ il caso di Roberto Moscatelli a Figino, superato non di molto da Tomaselli. Cambio in Comune tra di loro. E poi LUrate Caccivio: Isabella Dominioni, ex vice-sindaco uscente, non riesce a superare un avvocato puntiglioso e deciso come Serena Arrighi. Lei il nuovo sindaco che succede ad Anna Gargano. Maslianico premia Onofrio sulla giovane Rizzato, Montano sceglie la continuità con Aiello che prende tanti voti in paese e diventa sindaco (era il vice-uscente). Ribaltone, nel piccolo, anche ad Oltrona: Meletto, sindaco uscente, solo terzo. E poi Vertemate con il sindaco Capitani costretto a lasciare il ruolo a Pellizzari per cinque voti. Continuità a Pontelambro: Pelucchi mette in fila gli sfidanti.

 

 

Il nuovo comune, Uggiate con Ronago: sfida avvincente tra Tettamanti e Grisoni. La spunta il primo di una manciata di voti ed è anche il primo sindaco di questa realtà al confine tra comasco e Ticino. A Senna la Curtale fa tris con ampio margine (84%) su Cornelio. A Schignano il “derby” dei Rigola è dell’esperto Ferruccio su Maria. A Torno è il “Rino” (Malacrida) a restare sindaco, anche a Val Rezzo cinque voti tra il neo-sindaco Violetti e lo sfidante Puddu. Zauli resta a comandare a Rovellasca (bella sfida con Sara Clerici), a Lomazzo Paola Molteni di stretta misura su Laura Villa. Resta a conferma di Peverelli a Grandate, Robba dalla Comunità Montana al Comune di Dongo, la Molinari a Faggeto non incontra ostacoli particolari.

 

 

Chi prosegue (Cappelletti a Capiago, terza volta della Castelnuovo ad Albavilla e Colzani ad Alserio) e chi ritorna: è il caso di Alberto Gaffuri che dopo cinque anni “sabbatici” fuori dal Comune torna dove ha amministrato per due legislature e supera di quasi 200 voti l’ex amico e vice-sindaco Ballabio. A proposito di ritorni: anche Dotti (Francesco) ad Argegno al posto della figlia Anna passata in Regione lo scorso anno. Testa a testa a Bregnano tra Daddi e Cardone (la spunta la prima), Barindelli a Bellagio. E poi la nota stonata di Binago: quorum non raggiunto, arriva il Commissario. Una scelta di chi ha presentato le due liste, poi escluse per irregolarità. Nessuno di loro è andato al seggio e così il 40% non c’è. E neppure i sindaco, l’unico che manca tra gli 88 scelti in queste ore,

 

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