Il lieto fine di Torno grazie alla tenacia dei soccorritori ed al fiuto del cane: il turista resta in ospedale



Come è stato risolto il giallo del pensionato belga scomparso da mercoledì sera. Le sue condizioni non destano preoccupoazioni anche e è ancora molto debole.
Se il lieto fine c’è stato – un pò a sorpresa dopo così tanti giorni senza notizie – il merito è di chi ha voluto cercare Renè Albert Corbeel, 81enne turista belga, con tanta tenacia. Da mercoledì sera a ieri mattina: ricerche, verifiche, ogni anfratto possibile. Per poi “ascoltare” il fiuto di un cane dell’unità cinofila che ha portato i soccorritori in quella zona della Valle Travaina – a ridosso della Pliniana a Torno – dove l’uomo probabilmente è scivolato già mercoledì sera durante la sua escursione in zona senza avvisare la moglie. E poi lì è rimasto, infreddolito e debole, fino a ieri quando i volontari, la Protezione civile, i vigili del fuoco, il Soccorso alpino (grande lavoro di equipe, va detto) lo hanno rinvenuto seguendo il fiuto del cane addestrato in questo tipo di ricerche.


Tenacia e voglia di riuscire a trovare una soluzione al giallo. Nessuno ha mollato, nessuno si è arreso, nessuno si è tirato indietro. Bravi davvero tutti, a loro anche il grazie del sindaco di Torno Malacrida dopo quattro giorni intensi e incessanti di ricerche. Utilizzati anche strumenti tecnologici avanzati. Il rebus del turista scomparo, poi, come detto, lo ha risolto il cane. Fiuto infallibile che ha condotto i soccorritori dove Renè era scivolato mercoledì sera.
L’uomo resta in osservazione al Sant’Anna: visitato ieri, non è in pericolo di vita. E’ debole e affaticato per i quasi quattro giorni trascorsi all’aperto, in quella zona boschiva difficile da raggiungere. Ma in ripresa: ancora qualche giorno in ospedale prima di essere dimesso e poter raggiungere la moglie con la quale stava facendo una vacanza sul lago. I due hanno preso un B&B a Torno.
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