Palazzo Cernezzi, presentati due percorsi professionalizzanti dedicati alle donne vittime di violenza
Il progetto, organizzato dal CFP e finanziato dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, coinvolgerà una decina di donne provenienti dalla COF di Montano Lucino
Sono stati presentati questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo Cernezzi, alla presenza di Alessandro Rapinese, sindaco di Como, Nicoletta Roperto, assessore alle Politiche educative e sociali del Comune di Como, Francesca Romana Quagliarini, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Como, Antonella Colombo, direttrice CFP Como, Chiara Bernasconi, vicedirettrice CFP Como, Simone Gatto, amministratore unico CFP Como, Sergio Micelli, consigliere del CdA Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, Ornella Gambarotto, responsabile del COF di Montano Lucino e Arianna Liberatore, presidente Telefono Donna Como, due percorsi professionalizzanti e dieci percorsi di accompagnamento lavorativo a favore di donne vittime di violenza, organizzati dal CFP (Agenzia per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro della Provincia di Como), sostenuti dal Comune di Como e finanziati dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, per un totale di circa 30mila euro, frutto della raccolta fondi di privati tramite bando e del contributo di Fondazione Cariplo e Acinque.

Il primo, in partenza lunedì 17 giugno con conclusione nel mese di luglio, coinvolgerà dieci donne, si intitolerà Pasticceria Smart e consisterà in un percorso professionalizzante e di accompagnamento al lavoro nel settore pasticceria e bar, della durata di 100 ore, con 80 ore di pratica professionale. Al termine, insieme all’attestazione delle competenze acquisite, garantirà l’acquisizione della certificazione HACCP e di Sicurezza sul Lavoro. Il secondo, invece, che prenderà il via in autunno e sarà intitolato Smart Bar, consisterà in un percorso professionalizzante nel settore bar e caffetteria, e seguirà le medesime modalità riportate sopra. Entrambi saranno ospitati nei laboratori del CFP di Como, un ambiente tutelato e protetto dove queste donne, di nazionalità italiana e straniera, con un’età compresa tra i 30 e i 35 anni, avranno l’occasione di avviarsi sulla strada dell’autonomia lavorativa e dell’indipendenza economica.
«Sono particolarmente grato per quanto fatto, è stata una collaborazione ottima, perché sono passati pochi mesi dalla proposta alla realizzazione di tutto questo – ha commentato il primo cittadino di Como – segno che tutta la filiera ha funzionato benissimo e con estrema rapidità. La comunità ha dato risposta concreta ad un bisogno, e questo è bellissimo».