“Intorno al Festival”, si inizia dal tramonto al Baradello

Venerdì 28 giugno, alle 20.30, passeggiata alla Torre del Baradello e concerto “Danze al Tramonto” del Briar Rose Quintet
All’interno del Festival Como Città della Musica, come ogni anno, si accinge a partire la rassegna di appuntamenti gratuitiIntorno al Festival, che combinano insieme musica di alto livello, luoghi dal sicuro fascino ed orari inconsueti: il primo di questi è il concerto al tramonto allaTorre del Baradello, in programma per venerdì 28 giugnoalle 20.30.
Visto il successo passato, il Teatro ripropone la passeggiata organizzata da Slow Lake Como. Il tour guidato partirà alle ore 18.30 dal Teatro Sociale, con prenotazione obbligatoria su cliccando qui
Il concerto alla Torre inizierà invece alle ore 20.30 e sarà a libero accesso fino ad esaurimento posti. Ad esibirsi in Danze al tramonto, sarà il Briar Rose Quintet, composto da Isabel Longato al flauto, Paola Scotti all’oboe, Maura Gandolfo (clarinetto), Ludovica Butti (corno) e Orsolya Juhasz (fagotto).
Sarà un tour affascinante che permetterà di attraversare fisicamente la storia della città connettendo due dei suoi simboli: il Teatro Sociale e il Castello Baradello.

Un tour da Castello e Castello… dato che proprio dove ora sorge il Teatro si ergeva il Castello della Torre Rotonda. Saranno messe in evidenza le numerose connessioni storiche tra questi due luoghi emblematici, toccando alcuni luoghi di fondamentale importanza della storia comasca, per poi inoltrarsi nel Parco Spina Verde, un autentico cuore verde, un parco protetto, ma quasi urbano, una natura a tratti selvaggia eppure così vicina e così indissolubilmente legata alla città.
Una volta raggiunta la Torre, si potrà guardare scendere il sole sul panorama della città di Como, alla scoperta delle più coinvolgenti danze tra Europa e Sud America, partendo da XVII secolo per arrivare ai giorni nostri, insieme al Briar Rose Quintet.
Il viaggio inizia con il divertimento di Haydn che allietava le corti dell’epoca, si scalda con l’incalzare delle danze del folklore magiaro, si muove attraverso le raffinate rielaborazioni delle cinque danze di Agay e si conclude con le pagine più colorate del tango argentino e della musica popolare sudamericana.
Un concerto di stampo classico ma che racchiude in sé meravigliosa freschezza e stupore.