Mélange Optique, la mostra di Bernardo Peruta a Bellagio
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Sabato 29 giugno si aprirà la mostra personale di Bernardo Peruta presso Valentinarte a Bellagio, che si terrà fino al 7 luglio
Sabato 29 giugno alle ore 17, presso Valentinarte, la galleria situata nel centro storico di Bellagio, si terrà l’apertura della mostra di Bernardo Peruta, Mélange Optique, che avrà luogo fino a domenica 7 luglio. La mostra, curata da Chiara Canali, presenta una decina di opere che inquadrano volti frontali dall’espressione indefinita, con gli occhi chiusi, come se fossero in uno stato onirico, di sogno o di sospensione. Nella successione di questi volti si percepisce una situazione di disagio, di invasione dello spazio dell’osservatore, vivendo il paradosso di essere davanti alla scena e l’essere dentro lo spazio del quadro.
Mélange Optique, ossia mescolanza ottica, rimanda alla formula pittorica utilizzata per la prima volta dal pittore post-impressionista George Seurat. Egli aveva già messo a punto il concetto impressionista del contrasto simultaneo, secondo cui se si accostano due colori complementari la luminostà di ogni colore viene accentuata. Con il Mélange Optique, i colori risultano scomposti in piccoli punti sulla tela, ottenendo la fusione solo sulla rètina, a una certa distanza dalla tela.
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Negli ultimi anni Bernardo Peruta ha sviluppato una originale ricerca formale che combina pittura tradizionale su tela e nuovi supporti industriali, come lastre di alluminio microforato, che sovrappone alla tela e che dipinge ulteriormente con l’obiettivo di creare particolari effetti ottici. Peruta gioca con i contrasti cromatici, le luci e le ombreggiature, applicando molteplici strati di velature di colore sui diversi piani, richiedendo al processo della visione un costante dinamismo. Le opere di Peruta consentono all’occhio dello spettatore di mescolare la pittura e di riconoscerla solo quando si trova a una certa distanza dal dipinto, grazie all’accostamento di punti di colore puro, posizionati separatamente sulla superficie microforata.
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Leonardo Botta