Casa Natta chiude con una performance graffiante: “A peso morto” di Carlo Massari

Domani sera alle 21 lo spettacolo di Massari che chiude la rassegna è una profonda indagine sui cambiamenti e le dinamiche sociali espressa con una danza disaticolata
Siamo alle ultime batture della bella rassegna Casa Natta – Il teatro tra le mura” organizzata a Palazzo Natta dal Comune di Como con la compagnia Mumble Teatro e sotto la direzione artistica di Elena Ajani, Stefano Annoni e Davide Marranchelli. Quattro settimane di spettacoli teatrali e danza, ma anche aperitivi e talk per serate informali nel cortile in centro città.
Questa sera TeatroGruppo Popolare porta nel cortile di Palazzo Natta “Il giardino dei ciliegi” di Checov nella messa in scena “Il gioco del teatro” già sperimentata nel Festival dei Cortili qualche settimana fa. Qui è come se la compagnia stesse provando la commedia e gli errori degli attori diventano pretesto per scherzosi fuori testo. Inizio ore 21.

Domenica 30 giugno l’ultimo appuntamento a Casa Natta dà spazio alla danza. C&C Company presenta A peso morto di e con Carlo Massari.
Una performance graffiante, fotogrammi di una periferia senza tempo e identità, non perché non l’abbia mai avuta, voluta, desiderata, ma perché le è stata sottratta a morsi nell’inutile e alquanto misteriosa nuova definizione di “Città Metropolitana”, che significa tutto e il suo contrario e che sprofonda nell’oblio. Caratteri, una volta protagonisti, oggi disadattati privi di una funzione sociale, comparse passive, astanti in attesa di cadere in una voragine identitaria che ne cancellerà definitivamente la memoria per dare spazio al nulla…
La città si “evolve”, si espande, dimenticandosi degli individui che hanno abitato le zone più marginali connotandole con i loro stessi tratti distintivi, con i dialetti, con le proprie memorie, le proprie rugosità. Corpi una volta protagonisti, ora pronti al crollo. Un microcosmo statico, stantio, rigonfio di vuotezza. La performance è uno studio open air sul vuoto della memoria perduta, sull’oblio delle cose andate. Che cosa resta? Corpi esanimi di eroi, re, caduti in disgrazia, malinconici e sognanti, in attesa di qualcuno che si accorga di loro ancora una volta. A peso morto rappresenta la pietas contemporanea con una fisicità che alterna lunghi momenti di staticità a improvvisi cedimenti, dinamiche e antidinamiche, distorsioni, disadattamento, sviluppando una profonda indagine sui cambiamenti e le dinamiche sociali.
In caso di pioggia, gli spettacoli si terranno al Cinema Teatro Cristallo in via Malvito a Breccia.