“La fattoria del pop” di Maurizio Pratelli, un pop-up per chi cerca con il cuore

2 luglio 2024 | 17:10
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“La fattoria del pop” di Maurizio Pratelli, un pop-up per chi cerca con il cuore

Giovedì 4 luglio nel parco del Grumello la presentazione del primo romanzo di Pratelli

di Sabrina Sigon

Dopo aver pubblicato la trilogia dedicata a Vini e Vinili, il nuovo libro di Maurizio Pratelli “La fattoria del pop” – Ultra Edizioni, ci permette di conoscere la vena narrativa di un autore che, fino a oggi, si era espresso principalmente con la scrittura di saggi. Questa quindi la sua prima prova di un genere, il romanzo, nel quale trova subito la giusta formula espressiva e riesce, ancora una volta, a dare prova di versatilità e preparazione.

Tutto nasce dalla domanda su quale fine possa aver fatto un’artista che, a inizio millennio, aveva scalato le classifiche con il suo primo disco, “La fattoria del pop”.

Luca Terzani, giornalista del Corriere d’Informazione, viene coinvolto nella ricerca della scomparsa e, nonostante sia convinto di non essere la persona giusta per l’incarico – e nemmeno di voler accettare questo compito – poco alla volta si convince. Perché la seconda domanda è se un articolo di giornale possa incidere, anche indirettamente, nel desiderio di un’artista di non dare più notizia di sé.

Questo è quello di cui è convinto Filippo Mancini, presidente della Lucky Star Records, la casa discografica della cantante che, attraverso il direttore del suo giornale, ingaggia Terzani per una ricerca informale che deve, quindi, restare sottotraccia. Comincia così un viaggio nel quale, dice lo stesso autore, alcuni personaggi prendono vita indipendente da quello che poteva essere il progetto iniziale.

Terzani, taccuino alla mano, si appresta a seguire gli ultimi indizi lasciati da Molly, al secolo Emma Canepa. E inizia un viaggio che ci accompagna in una storia ricca di immagini che non descrivono soltanto luoghi ma stati d’animo, metafore poetiche e argute che ci portano ad avere un nuovo sguardo, per vedere in modo originale ciò di cui siamo abitualmente circondati.

Dalla città che “accoglie nella sua grande bocca”, dalla Stazione Centrale che, alle sei del mattino, è “un grande cuore in partenza”, fino al sole, dopo la pioggia, quando “sale a riprendersi il cielo, scoprendo i suoi raggi da un lenzuolo di nuvole bianche”. 

Un libro attraverso cui percepire con rinnovata attenzione particolari che, di solito, restano in ombra.

Nella ricerca di Emma si coglie un’altra ricerca, più personale, profonda e intima, forse più urgente della prima; infatti, oltre alla Milano dei Navigli, Roma, la Valsolda, Camogli, luoghi della vicenda sono i risvolti psicologici in cui il protagonista si muove non solo con l’intento di trovare qualcuno che si è perso, ma con la capacità di condurci dentro il meccanismo di un’indagine accurata che riguarda pensieri ed emozioni.

Il tema della scomparsa di una persona solleva, nel lettore, l’inquietudine della perdita, e stimola il desiderio di comprendere qualcosa che sfugge al controllo.

Ma qui c’è un altro tema, oltre all’azione: è il tempo dell’attesa, che viaggia in parallelo. E accompagna noi, oltre che il protagonista, per alcuni dei grandi temi della vita: il cercare, il trattene, il lasciare andare.

Il tempo non è galantuomo, il tempo non ti aspetta: ti insegue giorno dopo giorno e non accetta rimorsi. Ti offre nuove occasioni, che te le sia meritate o no. Il tempo non ha tempo per i processi alle intenzioni, il tempo se ne frega.

«Hai portato anche il vino e un disco, di loro cosa mi dici?».

«Stanno bene insieme, sono entrambi giovani ma pieni di cose da dire. Il Grignolino poi è come le musica di Warhaus, leggero ma elegante».

la fattoria del pop maurizio pratelli

La passione per i vini, così come quella per la musica, raccontate da Maurizio Pratelli nella sua precedente trilogia, le ritroviamo anche qui.

Leggere il libro andando a curiosare fra i gruppi e i brani citati nel testo, da “Nel centro di Milano” di Mauro Ermanno Giovanardi, dal cantautore Lucio Corsi, a Davide Van De Sfroos e molti altri, permetterà l’ulteriore arricchimento che porta questo romanzo, con testi e ritmi che si intrecciano alla trama.

Tre le figure femminili importanti nella vita di Luca Terzani, una per ogni aspetto che l’amore può assumere: quello trascorso, che non ritorna e ti lascia un po’ di nostalgia; quello solo idealizzato e sognato; quello concreto, fatto di condivisione, difficoltà e momenti di reciproca comprensione.

L’amore trasparente non so cosa sia / mi sei apparsa in sogno / e non mi hai detto niente / ti ho dormito accanto / e mi hai lasciato andare / sarà anche il gioco della vita / ma che dolore. (Ivano Fossati)

Lo stile è scorrevole e presenta una bella caratterizzazione dei personaggi minori e l’amore per le persone anziane; ma è la personalità del protagonista, ironica, disincantata, impulsiva e riflessiva al tempo stesso – uno che, se c’è da commettere un errore, non si tira mai indietro – la cifra di una storia che risulta avvincente oltre l’azione, il mistero, la ricerca.

«Che roba cazzuta che è la vita».

«Davvero, ma come diceva Bertolt Brecht non bisogna lasciarsi sedurre, la vita è più di tutto».

Dal 21 giugno in libreria, con la bella copertina di Andrea Rosso, la prima presentazione de “La fattoria del pop” di Maurizio Pratelli sarà a Villa del Grumello a partire dalle 18.30 di giovedì 4 luglio, insieme ai musicisti Mauro Ermanno Giovanardi e Marco Carusino; presentazione moderata dal giornalista Alessio Brunialti.

pratelli la fattoria del pop

Nato a Milano, vive a Como. Da oltre vent’anni, oltre a promuovere e organizzare rassegne culturali, scrive di musica, società e politica per quotidiani e magazine. Dal 2006 fa parte della giuria del Premio Tenco. Per Arcana ha pubblicato la trilogia Vini e Vinili, il saggio 667. Ne so una più del diavolo. Canzoni rock nate sotto il segno della croce e il diario di racconti 78 giri quasi d’amore. Al riparo da un futuro invadente. La fattoria del pop è il suo primo romanzo.