La Crus, dopo 15 anni la band torna dal vivo e sbarca all’Arena del Sociale
Mercoledì 10 luglio i La Crus saranno ospiti del Festival Como Città della Musica e presenteranno il loro nuovo album: intervista a Giovanardi
Dopo uno stop di quindici anni, la band La Crus, formata da Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Malfatti e Alessandro Cremonesi, torna ad esibirsi dal vivo: una tappa del loro Proteggimi da ciò che voglioTour2024 sbarcherà all’Arena del Teatro Sociale di Como, nell’ambito del Festival Como Città della Musica, in collaborazione con MyNina Spettacoli, mercoledì 10 luglio alle ore 21.30.
Un grande e atteso ritorno per la band che ha scritto pagine fondamentali della musica italiana, con un album di inediti prodotto da Matteo Cantaluppi e dagli stessi La Crus, uscito a marzo e che dà proprio il titolo al tour, Proteggimi da ciò che voglio.
Un disco importante che apre le porte ad ospiti importanti, che regalano la loro arte e il loro sapere: ad esempio, Slavoj Žižek, illuminato filosofo, sociologo e politologo sloveno e Vasco Brondi, padre del progetto Le Luci Della Centrale Elettrica, arricchiscono il brano La Rivoluzione, mentre con Carmen Consoli e Colapesce Dimartino i La Crus attraversano un ponte virtuale tra passato e presente, proponendo le nuove versioni di Io Confesso e Come Ogni Volta. Il titolo dell’album è invece ispirato da Protect Me From What I Want, un’opera dell’artista statunitense Jenny Holzer.

Il nuovo album riporta così sul palco, Joe / Mauro Ermanno Giovanardi (voce e armonica), CesareMalfatti (chitarre e campioni), Chiara Castello (tastiere e cori), Marco Carusino (basso e chitarre) e Leziero Rescigno (batterie); una formazione del tutto inedita per un live coinvolgente ed affascinante, dal sound potente e ricercato.
Raggiunto dai microfoni di CiaoComo, Giovanardi ha invitato il pubblico comasco al concerto del 10 luglio e ha raccontato, nell’intervista presente in copertina, la genesi e il contenuto di Proteggimi da ciò che voglio.
«Nel disco ci sono alcune tematiche ricorrenti come quella del tempo, quella del lavoro, quello dell’angoscia e dello smarrimento sempre più diffusi. Il tutto è permeato dalla percezione di una libertà che è illusoria perché è il modo in cui il dominio neoliberista ci assegna lo status di imprenditori di noi stessi, che ci rende di fatto degli schiavi isolati dagli altri, senza nemmeno più un padrone contro cui poterci ribellare. Un dominio che ci spinge a desiderare cose da cui invece dovremmo proteggerci. – ha raccontato la band meneghina – La sfida ambiziosa nella stesura dei testi è stata quella di far convivere due elementi che possono sembrare in contraddizione. Avere uno sguardo politico e al tempo stesso poetico. Pericoloso ma intrigante, cercando di sfuggire dalla retorica populista con un approccio interiore e profondo. Cercando di evitare sempre e comunque la declamazione dritta per dritta, urlata dentro ad un megafono. Usando sempre e comunque la parola sussurrata, in punta di penna. Coi doppi sensi e le metafore. Ed è per questo che fra di noi, abbiamo ironicamente coniato un nuovo termine che descrive questo lavoro: Canzoni Polietiche. Politiche, poetiche e soprattutto etiche».

Ad aprire il concerto dei La Crus, ci sarà la band comasca I TIRLINDANA. Attivi dal 1992, celebrano oggi più di trent’anni di attività continua, con diverse formazioni. Il loro è un rock cantautorale con forti venature melodiche. Hanno diviso il palco con Baustelle, Giorgio Canali, Nada, Timoria, Afterhours, Paolo Bonfanti, Cristina Donà, Alberto Camerini, Punkreas, Sulutumana e tanti altri. Si esibiranno in alcune delle canzoni più amate dal loro pubblico, nonché canzoni tratte dal loro ultimo album Foreste Invisibili.
Biglietti acquistabili in biglietteria oppure online sul sito del Teatro Sociale