il provvedimento |
Como
/
Cronaca
/
Home
/

Como, bivaccava sotto i portici nonostante l’espulsione: la Polizia di Stato lo allontana subito

9 luglio 2024 | 10:26
Share0
Como, bivaccava sotto i portici nonostante l’espulsione: la Polizia di Stato lo allontana subito

Un 22enne tunisino allontanato dal territorio: senza documenti e con precedenti. Con lui una ragazza in gravidanza, ora portata in una struttura di accoglienza

La Polizia di Como ieri mattina, ha provveduto ad accompagnare al Centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), un 22enne tunisino, irregolare, con precedenti di polizia per reati contro la persona e della legge sull’immigrazione, senza una dimora fissa e destinatario di un decreto di espulsione emesso nello scorso mese di febbraio, con conseguente ordine del Questore di Bergamo a lasciare il territorio.

A metà mattinata di ieri, una volante, impegnata nel controllo del territorio in città ha proceduto al controllo di due persone, un uomo e una donna, che bivaccavano sotto i portici del IV Ponte piccola galleria con svariati accessi ad uffici e abitazioni private – ed alla richiesta dei documenti, entrambi ne erano sprovvisti e di conseguenza sono stati portati in Questura per essere identificati con precisione.

Le immediate risultanze hanno permesso di appurare che la donna, 21enne tunisina, regolare sul territorio, con precedenti di polizia e senza una fissa dimora, fosse in realtà in stato di gravidanza e in attesa di essere collocata in una struttura di accoglienza, mentre il ragazzo, il 22enne tunisino, risultava appunto irregolare ma soprattutto inosservante ad un decreto di espulsione e all’ordine del Questore. Una volta definite le posizioni di entrambi, la donna è stata liberata ed è in attesa di essere collocata in una struttura di accoglienza, mentre l’uomo è stato accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo (GO) in attesa di un volo per la Tunisia.

L’Ufficio Immigrazione della Questura, su costante impulso del Questore di Como Marco Calì, continua a lavorare per garantire legalità, rispetto delle leggi e sicurezza a tutti i cittadini: già una cinquantina le persone rimpatriate da inizio anno nel comasco.