AttivaMente presenta l’Accademia dei Trasformati con lo spettacolo “Io non sono quel che sono”

La cooperativa sociale comasca aspetta tutti per celebrare insieme l’inizio di questa nuova avventura culturale e artistica con la compagnia teatrale Accademia dei Trasformati
AttivaMente, la cooperativa sociale diretta da Jacopo Boschini, annuncia la nascita della sua nuova compagnia teatrale, l’ Accademia dei Trasformati, che verrà presentata il 18 luglio alle ore 19.30 presso l’ex Tinstostamperia Val Mulini di Como.
In occasione di questo importante evento, verrà replicato “Io non sono quel che sono”, lo storico ed apprezzato Infodrama con Erika Renai e Jacopo Boschini. L’intera serata è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma EVENTBRITE.
“Una doverosa premessa – dice Boschini – Nel 2023, superate le conseguenze della Pandemia, in AttivaMente è rinato il bisogno di recuperare il prezioso patrimonio teatrale costruito negli anni passati. Un primo passo è stato quello di ri-allestire lo spettacolo “Io non sono quel che sono”, in modo da avere nuovamente una produzione da proporre alle scuole (ma anche a oratori,
festival, parchi, sedi di comunità di recupero, che già sono tra i clienti della cooperativa) e, contemporaneamente, rappresentare presso il nostro piccolo teatro.
Il secondo passo è stato quello di diventare partner organizzativo della rassegna teatrale Gener-Azioni, realizzata da Confcooperative Insubria e Consorzio Abitare in collaborazione con la stessa AttivaMente e lo studio di architettura Piramide (con sede sempre presso l’ex Pastificio Castelli). AttivaMente è diventata così una delle due sedi della rassegna: artisti come Laura Curino, Lucilla Giagnoli, Renato Sarti (solo per citarne alcuni) hanno così calcato il palcoscenico della nostra sala teatrale.
Abbiamo così deciso di focalizzarci sempre di più sul restituire un’identità precisa all’anima teatrale di AttivaMente, con la finalità di costruire un centro di cultura teatrale che possa essere di riferimento per la città, in coerenza con la storia di AttivaMente e in continuità con i progetti pre pandemia”.
Il nome scelto è Accademia dei Trasformati. Il nome si ispira all’Accademia dei Trasformati fondata nel 1743 a Milano, voluta da Alfonso III d’Avulso, governatore di Milano. Il duca propose ad alcuni gentiluomini della città la nascita dell’Accademia, con il fine di promuovere la conoscenza e lo studio della lingua e della poesia, mettendo a confronto tra loro figure di spicco del mondo della cultura e coinvolgendo un pubblico ampio con il preciso intento di formarlo culturalmente.
Il 18 lugliol’Accademia dei Trasformati verrà ufficialmente presentata, per entrare in piena attività da settembre 2024. Si occuperà di corsi di recitazione, formazione teatrale, produzione di nuovi spettacoli e ospitalità presso il teatro di AttivaMente, una vera e propria rassegna teatrale. Quest’ultima azione, in particolare, avverrà in continuità di collaborazione con Gener-Azioni.
Le iniziative che AttivaMente intende rilanciare attraverso la compagnia teatrale Accademia dei Trasformati sono di molteplice natura e abbracciano diversi ambiti del “fare teatro”. Le aree principali di intervento sono quattro:
Produzione di spettacoli, ovvero Infodrama. Il nome contiene gli indizi giusti per capire di che si tratta: info + drama, ragionamento e teatro, perché l’infodrama è infatti un percorso che affianca la psicologia e il teatro. L’infodrama mira a coinvolgere le persone a due livelli, quello razionale, grazie alla psicologia che fornisce gli strumenti per maturare un elevato grado di consapevolezza dei problemi, e quello emotivo, grazie al teatro che nutre la ragione con il sentimento e fa scattare l’empatia. Così l’infodrama, attraverso un linguaggio fatto di emozione e di ragione, parla contemporaneamente al cuore e al cervello, ottenendo un’altissima efficacia nel fare della cultura uno strumento di benessere, unendo acquisizione di consapevolezza e spinta al cambiamento. Il percorso teatrale dell’infodrama ha un nume tutelare d’eccezione, William Shakespeare, e a Otello, Amleto e Macbeth si ispirano i tre infodrama realizzati ad oggi da AttivaMente, rispettivamente sulla violenza nelle relazioni di genere, sul tema del rapporto genitori-figli e sui bisogni dell’uomo contemporaneo.
Formazione. I corsi di teatro rifioriscono nell’Accademia dei Trasformati 2024 e si strutturano attorno a una nuova poetica che si può riassumere con questa citazione di Giorgio Strehler: “il teatro è una cosa viva, non si racconta. Quando il sipario si è chiuso deve restare nel nostro cuore il suono dell’ultimo verso.”
La scuola valorizza il teatro come “gioco” consapevole e responsabile, promuovendo una disciplina interiore e un ambiente fraterno che esalta lo spirito collettivo. L’obiettivo finale è quello di integrare le tecniche della formazione attoriale con la conoscenza diretta del palcoscenico, per offrire agli allievi un’esperienza più completa possibile.
Compagnia Filodrammatica. I volontari sono una parte importante dell’Accademia dei Trasformati e sono al servizio della comunità. Attraverso gli spettacoli della compagnia amatoriale
aiutiamo le realtà sociali e associative locali nell’organizzazione di una raccolta fondi o per offrire una serata culturale ai propri utenti o soci. Con il sostegno di una regia professionale, gli attori della Compagnia Filodrammatica mettono in scena spettacoli di autori noti, alla riscoperta della cultura e del divertimento.
Ospitalità. L’Accademia dei Trasformati ospiterà spettacoli e conferenze di altre compagnie teatrali, artisti e divulgatori culturali. La volontà di portare a Como compagnie del panorama nazionale nasce dall’esigenza di offrire al pubblico un’esperienza completa e di ampio respiro.

Durante la serata di presentazione, per celebrare insieme questa grande novità, gli attori Erika Renai e Jacopo Boschini replicheranno l’amato infodrama su Otello di Shakespeare, “Io non sono quel che sono”. Un’opportunità imperdibile per immergersi in un’esperienza teatrale unica che combina riflessione e sentimento.

L’evento inizerà puntuale alle 19:30, pertanto vi preghiamo di arrivare con 15 minuti di anticipo. Dopo lo spettacolo e la presentazione dell’Accademia dei Trasformati seguirà il momento preferito da noi di AttivaMente: l’aperitivo! Non poteva mancare, infatti, un momento conviviale nel quale confrontarsi, scambiarsi punti di vista e, perchè no, anche idee e suggerimenti per lanciare al meglio questa trasformazione.
INFO e PRENOTAZIONI
031.6871771 | 351.9624891 | info@coopattivamente.it
www.coopattivamente.it
IO NON SONO QUEL CHE SONO è uno spettacolo per riflettere sul tema della violenza attraverso le parole del più grande drammaturgo di tutti i tempi.
Un lavoro teatrale dedicato all’Otello di Shakespeare e alla complessità di ogni essere umano. C’è una storia da indagare, da esplorare, da ricostruire. Una storia che parla di noi, noi uomini e donne fatti da un impasto di carne, pensieri, emozioni, sentimenti. La storia è quella di Otello, di sua moglie Desdemona e dell’amico fidato Iago. E di tutti i personaggi che si muovono attorno a loro. Ed è una storia in cui ci sono molte domande a cui è difficile dare una risposta. Come mai Otello piange e si dispera nel dichiarare tutto il suo amore per Desdemona proprio un attimo prima di soffocarla? Perché Desdemona non riconosce la minaccia che incombe su di lei e non fugge da Otello? Comprendere le ragioni dei personaggi che agiscono in Otello significa provare a comprendere i meccanismi di violenza e collusione che a volte si verificano all’interno di una coppia. Significa guardarsi allo specchio, sapendo che ognuno di noi, per quanto sia convinto del contrario, non è immune dal rischio di rimanere intrappolato in certe dinamiche. Per questo è necessario riportare al centro il valore che hanno le nostre emozioni, le nostre pulsioni, i nostri bisogni più intimi, nelle azioni e nelle scelte della vita di tutti i giorni. Significa provare a raggiungere l’inafferrabile, ovvero la complessità del mondo interiore di ognuno di noi. Io non sono quel che sono non è uno spettacolo. E non è una conferenza.È una riflessione a due voci in cui ragionamento e narrazione si intrecciano indissolubilmente, per dare vita ad un canto appassionato, un canto che celebra la complessità del nostro
