Hariprsad Chaurasia, leggenda della musica indiana, apre il Festival Jazz del Grumello



partita l’edizione 2024 de Villa del Grumello Jazz Festival
Conclusa la prima serata del Festival Jazz di Villa del Grumello a Como che ha avuto per protagonisti Hariprsad Chaurasia – leggenda del bansuri, il flauto indiano – accompagnato da Debopriya Chatterjee, primi fra i grandi artisti che animeranno la quarta edizione di questa bellissima rassegna ambientata in uno dei luoghi più suggestivi del nostro lago.
Grande l’affluenza di pubblico per questo martedì 16 luglio, la proposta del festival prevede per tutte le serate, a partire dalle 18.30, l’aperitivo “Sorsi di Jazz” prima dei concerti, momento in cui i musicisti dialogano con il direttore artistico della rassegna Flavio Minardo e il giornalista e critico musicale Alessio Brunialti.
Musicista e ambasciatore della cultura indiana, Hariprsad Chaurasia è un artista sulla scena da più di sessant’anni, importante non solo per la musica del suo paese ma per la musica in generale; ha infatti ispirato e inciso con artisti di tutto il mondo come John Coltraine, George Harrison, John McLaughlin e tanti altri.
La musica indiana ha molte affinità con il jazz – ha raccontato Flavio Minardo in apertura di serata – a partire dai due momenti fondamentali, interplay e improvvisazione, che le accomunano, anche se attraverso linguaggi differenti.
Rispetto a quella che siamo abituati ad ascoltare, la musica indiana ha una prassi esecutiva particolare: la prima parte introduce un’improvvisazione, per far nascere all’interno delle nostre menti un certo sentimento.
Dopo la fase iniziale di improvvisazione, priva di un preciso schema ritmico, entra in gioco il tala, termine che indica una struttura ritmica suddivisa in un certo numero di unità di base (matra), con una forma ciclica che ritorna sempre al punto di partenza.
C’è un dialogo costante fra chi suona lo strumento solista e la percussione; con quest’ultima il tempo viene composto e ricomposto, dialoghi e parti improvvisati, mentre la parte finale prevede che la musica aumenti di intensità, e venga ripetuta tre volte.
Grande l’apprezzamento del pubblico, presente alla serata anche il Console indiano arrivato da Milano.
Fino al 21 luglio le prossime occasioni per scoprire nuove prospettive sonore e sperimentazioni nelle Serre del Grumello, saranno:
giovedì 18 luglio, la doppia performance del Trio Rosenberg, alle ore 19.00 e alle ore 21.00, gruppo di jazz manouche o gypsy jazz composto dai fratelli Stochelo, originari dei Paesi Bassi;
venerdì 19 luglio alle ore 21.00, sempre alle Serre, il grande percussionista Tony Espositoaccompagnato dallo straordinario pianista jazz Antonio Faraó, in un viaggio emozionante alle radici della musica mediterranea degli anni Sessanta;
sabato 20 luglio, Il festival verrà ospitato con due concerti nella bellissima terrazza fronte lago della Canottieri Lario a Como. La prima performance, alle ore 19.00, è con la voce della cantante jazz Camilla Barbarito, accompagnata da Alberto Turra alla chitarra elettrica e Alberto Pederneschi alla batteria;
sempre sabato, alle 21.00, la seconda performance sarà del formidabile duo Riccardo Tesi e Massimo Geri: Tesi col suo organetto malinconico e sognante, Geri con una chitarra lucida e poliedrica.
La rassegna si concluderà domenica 21 luglio nel parco delGrumello (parterre Villa) con due imperdibili concerti: alle 19.00 si esplora il linguaggio swing, jazz, hard bop, funky e latin con The Big Band Evolution, gruppo magistralmente diretto da Marco Fior; alle ore 21.00 il pianista e compositore jazz italiano Lorenzo De Finti porta su palco del Grumello il suo ultimo lavoro “Mysterium Lunae” in quartetto con Stefano Dall’Ora al contrabbasso, Marco Castiglioni alla batteria e Alberto Mandarini, tromba.
Prenotazione obbligatoria per le serate www.villadelgrumello.it – eventbrite.it
In caso di maltempo tutti i concerti verranno ospitati all’interno della villa.
L’accesso alla villa è solo pedonale.
L’ingresso al parcheggio per le auto è da via Bignanico.
S.Sigon