Como, controlli della Questura: sgomberata l’area di via Regina tra rifiuti e hashish, giovane arrestato
Bivacco per molti tra cui tre italiani. Le reazioni: critiche del Pd, la soddisfazione del sottosegretario Nicola Molteni
Nelle prime ore di stamane la Polizia ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contenimento del fenomeno della criminalità diffusa e del mantenimento della legalità, intervenendo nella zona dell’ex supermercato “Leader Price” di via Regina Teodolinda a Como. Il servizio è stato organizzato dalla Questura di Como ed ha visti impegnati alcuni equipaggi della Polizia di Stato, della Polizia Locale di Como ed infine personale di Aprica, i quali al termine delle operazioni di controllo hanno provveduto allo sgombero delle varie masserizie e dell’immondizia accumulata nel tempo, ripristinando l’ordine e l’igiene dei luoghi.
In totale sono stati controllate 12 persone, di cui 3 cittadini italiani, 3 stranieri regolari e 6 cittadini stranieri irregolari sul territorio, trovati a bivaccare nell’area all’interno di giacigli di fortuna approntati dagli stessi, dove, oltre a materassi e coperte sono stati rinvenuti una moltitudine di oggetti; power bank, alimentatori per telefoni cellulari, orologi, occhiali da sole, biciclette di cui una elettrica ed un monopattino a batterie, tutto materiale quasi distrutto, che ora è al vaglio degli agenti per poterne stabilire la provenienza.
Tra gli stranieri che sono stati portati in Questura, è spiccata la posizione di un 28enne etiope nei confronti del quale, dopo l’identificazione, è emerso un provvedimento del Tribunale di Como emesso nello scorso giugno, riguardante l’aggravamento della sua posizione giuridica in ordine ad una rapina commessa in precedenza. E’ stato arrestato e accompagnato presso il carcere di Albate. Sono al vaglio degli specialisti dell’Ufficio Immigrazione di Como le posizioni di altre persone che a vario titolo sono irregolari sul territorio e per i quali verranno presi i dovuti provvedimenti. Tra loro, un 36enne tunisino, immediatamente preso dalla Divisione di Polizia Anticrimine: dalle risultanze acquisite è stato emesso l’avviso orale del Questore nei suoi confronti perché, visti i suoi precedenti di polizia, è stato inquadrato tra la categoria di persone ritenute “dedite alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la tranquillità pubblica”.
Durante il servizio è stato anche rinvenuto, nascosto sotto una coperta, un discreto quantitativo di hashish: sequestro a carico di ignoti. Il rinvenimento da parte della Polizia locale. Proseguiranno incessanti anche nei prossimi giorni i servizi della Polizia dedicati soprattutto al controllo del territorio ed a garantire il mantenimento della legalità ed il senso di sicurezza nei confronti dei cittadini.
LE REAZIONI
LA NOTA DEL PD CITTADINO
“Questa mattina, alle prime ore del giorno, è stato sgomberato l’ex supermercato in via Regina Teodolinda, rifugio di tante persone senza fissa dimora. L’ennesimo gesto improvviso, l’ennesimo atto di forza contro i più deboli e bisognosi, specchio della politica di un’Amministrazione che, ancora una volta, ha scelto di affrontare una questione delicata come quella della grave marginalità in modo sbagliato e disumano” dichiarano Patrizia Lissi, capogruppo PD in Consiglio comunale e Daniele Valsecchi, segretario cittadino.
“Pur comprendendo e rispettando il lavoro delle Forze dell’Ordine, che non smetteremo mai di ringraziare per il lavoro che svolgono, siamo profondamente contrari alla visione della città di questa Amministrazione e al suo modus operandi. Per inseguire l’ideale di una Como dell’apparenza, che mostra la sua faccia più bella nascondendo le fragilità, si è proceduto, ancora una volta, con la mossa più semplice, così come accaduto in passato a San Francesco o sotto i portici di altre chiese in cui le persone meno fortunate trovano riparo per la notte. Smantellare giacigli di fortuna, oltre a essere un gesto senza umanità, l’ennesimo smacco, l’ennesima macchia nera sulla nostra città, equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto, senza affrontare la questione alla radice. Dove andranno a dormire le persone cacciate dall’ex supermercato? Probabilmente da un’altra parte” proseguono i due . “Spesso si urla all’insicurezza, riversando tutte le colpe sulle persone senza dimora. Posto che le cose non stanno così e non è possibile generalizzare, questa gestione miope, fatta di sgomberi e di chiusure, non fa altro che aumentare quella stessa insicurezza. Occorre, invece, affrontare la questione alla radice, cercare soluzioni strutturali che contemplino la creazione di luoghi di accoglienza e azioni di reinserimento alla vita sociale e produttiva della nostra città. E’ la strada più lunga, ma senza dubbio la più efficace”
E QUELLA DEL SOTTOSEGRETARIO MOLTENI
“Ringrazio il questore di Como Marco Calì per l’organizzazione dello sgombero dell’ex supermercato Leader Price di via Regina Teodolinda a Como e tutti gli agenti che vi hanno preso parte con la consueta professionalità. L’operazione ha portato alla luce posizioni irregolari di immigrati sul territorio, consentito il sequestro di droga e di materiale di cui verrà appurata l’origine, e condotto ad un arresto per rapina. Ora avanti nel contrasto ad abusi ed arbitri: ripristinare legalità dove spesso è sospesa è doveroso nei confronti della cittadinanza che troppo spesso sente minacciata la propria percezione di sicurezza”. Così in una nota Nicla Molteni, Sottosegretario all’Interno.