Cittadinanze facili ad Uggiate, arrestate impiegata dell’anagrafe ed intermediaria. E non è finita qui…..




Perquisizioni e sequestri anche in altri tre comuni del territorio: Finisce in cella l’intermediatrice brasiliana
Choc in questi giorni ad Uggiate con Ronago, il neonato comune nato dalla fusione di Uggiate Trevano e Ronago da qualche mese, con un’indagine sulla concessione della cittadinanza italiana a decine di brasiliani attraverso il riconoscimento di residenze inesistenti. La Questura di Como (foto e video) ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare. E agli arresti domiciliari è finita l’addetta all’anagrafe del comune di Uggiate (52enne, Isabella Barelli) mentre è in carcere un’intermediaria brasiliana domiciliata in Canton Ticino (Cinthia Roberta Goncalves). In base a quanto è emerso ci sarebbero altri quattro indagati non sottoposti ad alcun provvedimento per ora. Sarebbero i proprietari degli immobili che fornivano la residenza fittizia ai sudamericani. L’accusa è di falso in atto pubblico e falso ideologico.
L’intera operazione portata a termine – con intercettazioni telefoniche ed ambientali – dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Como, con l’ausilio di personale della Polizia Locale “Terre di Frontiera”: gli accertamenti partiti dal monitoraggio di un flusso anomalo di cittadini brasiliani richiedenti la cittadinanza italiana nel comune di Uggiate Trevano (poi Uggiate con Ronago) e hanno consentito di documentare numerosi atti falsi in relazione agli accertamenti dovuti dall’Ufficiale di anagrafe in merito alle richieste di effettiva residenza e abituale dimora in Italia di oltre 170 cittadini brasiliani richiedenti la cittadinanza italiana iure sanguinis. La residenza sul territorio dello Stato è infatti requisito essenziale per l’ottenimento del beneficio.
Le indagini hanno poi documentato come la titolare dell’agenzia di intermediazione organizzava eventi in Brasile volti a portare in Italia i cittadini brasiliani con il solo scopo di permettere loro l’ottenimento della cittadinanza, predisponendo per gli stessi gli alloggi, i transfer dagli aeroporti e fittizie dichiarazioni di ospitalità che consentivano all’Ufficiale di Anagrafe di iscrivere le residenze senza effettuare i dovuti controlli previsti per legge e concludere l’iter procedimentale in tempi eccezionalmente brevi, anche di pochi giorni. In alcuni frangenti dell’attività sono state riscontrati appartamenti con 74, 60 e 37 persone residenti nell’arco di 6 mesi, con il paradosso della presenza di decine e decine di persone in soli 90 metri quadrati. L’attività di intermediazione fruttava all’arrestata il corrispettivo di oltre 3.500,00 per ogni straniero.
Nel corso dell’esecuzione sono stati inoltre perquisiti i locali degli uffici anagrafe dei comuni di Cucciago, Blevio e Rodero con il sequestro di numerosi fascicoli inerenti le cittadinanze iure sanguinis dei cittadini brasiliani residenti in quei comuni.
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