Allora, mettiamoci d’accordo. E diciamolo fuori dai denti. O l’ordinanza anti-caos sulla Regina viene fatta rispettare ogni giorno oppure diventa un bluff, un boomerang. Una presa in giro per dirla tutta come stamane hanno urlato le decine di automobilisti rimasti fermi in coda – e parecchio – per permettere il transito di alcuni camion che non avrebbero dovuto transitare ordinanza alla mano. Eppure c’erano, erano grossi e sono transitati verso Como a metà mattina. Non erano quelli della Chiarella e neppure quelli del cantiere della variante della Tremezzina a essere realisti. Erano camion che semplicemnet non dovevano essere li con l’ordinanza in vigore. E noi della redazione lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle al pari di centinaia di automobilisti.
Da Colonno a Griante il tempo di percorrenza è stato dipatato a dismisura. Per consentire il transito dei camion e di qualche camper di grosse dimensioni. E per fortuna – diciamolo anche questo senza ipocrisia – ci sono gli Osservatori del traffico tra Colonno e Sala, altrimenti poteva andare molto peggio nel tratto tra Griante e Colonno (e viceversa). Ma il punto è: visto che l’Ordinanza anti-caos è in vigore (con il ricorso di Sistama Trasporti respinto dal Tar), bisogna farla rispettare. Senza se e senza ma. E i camion di grosse dimensioni non possono passare nel corso della mattinata sulla Regina. Semplicemente non ci devono essere. Perchè poi è vero che è difficile farli tornare indietro quando hanno imbucato la Regina, ma vanno fermati prima: nella zona prima di Colonno e in quella dell’alto lago. Altrimenti è tutto inutile: parole si, ma niente altro.
La Prefettura ha annunciato controlli e posti di blocco per il rispetto della direttiva assieme alle forze dell’ordine (polizia stradale e polizia localedella Tremezzina): ci permettiamo di suggerire che si deve fare subito e senza indugi. Siamo già ad agosto e il caos – per chi percorre questa strada – è davvero quotidiano. Giorno dopo giorno. E tanti automobilisti – incrociando i grossi mezzi – hanno imprecato in modo importante. Perchè se si vuole dare un pò di vivibilità a residenti e turisti – unitamente a chi transita ogni giorno per lavoro – non servono altre parole, ma ora i fatti concreti. Fermare chi non deve passare e vuole fare il furbo rischiando una multa tutto sommato contenuta piuttosto che fare un lungo giro dalla parte opposta del lago.
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