Regione ed Ats confermano: casi di positività al virus degli ovini, animali a rischio per la fiera di Como

28 agosto 2024 | 19:42
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Regione ed Ats confermano: casi di positività al virus degli ovini, animali a rischio per la fiera di Como
Regione ed Ats confermano: casi di positività al virus degli ovini, animali a rischio per la fiera di Como
Regione ed Ats confermano: casi di positività al virus degli ovini, animali a rischio per la fiera di Como
Regione ed Ats confermano: casi di positività al virus degli ovini, animali a rischio per la fiera di Como

Situazione di emergenza in queste ore, casi del virus anche in Regione. Non si trasmette all’uomo, ma possibili limitazioni sulla presenza di animali per i prossimi appuntamenti

Conferata oggi da Regione ed Ats Montagna la presenza di casi di positività sul territorio regionale al Virus della Febbre catarrale degli ovini, meglio noto come virus della Bluetongue (“lingua blu”), a causa della peculiare condizione di edema e cianosi della lingua di alcuni degli animali colpiti. La Bluetongue è una malattia infettiva virale non contagiosa dei ruminanti, trasmessa da insetti vettori appartenenti al genere culicoides. Quasi tutte le specie di ruminanti, domestiche e selvatiche, possono essere infettate, ma la gravità dei sintomi è molto variabile. Tra gli animali domestici, gli ovini sono quelli in cui la Bluetongue si manifesta nella forma clinicamente più grave, causandone anche la morte.

Per questa patologia la normativa vigente impone agli operatori l’obbligo di segnalare all’Autorità sanitaria competente eventuali sintomi clinici sospetti. Pertanto, dovrà essere data immediata comunicazione al Dipartimento Veterinario dell’ATS della Montagna dell’insorgenza nei propri animali dei seguenti sintomi:

· febbre alta, con abbattimento e inappetenza;

· ulcere in bocca, con emorragie a carico della lingua, che può essere tumefatta e cianotica,

· aumento di volume della testa (lingua, palpebre, spazio sottomandibolare) e del collo;

· colorazione bluastra di labbra e musello;

· scolo sieroso o mucoso da naso e bocca;

· zoppie e lesioni podali;

· difficoltà respiratorie.

È importante che tutti gli allevatori, a propria tutela, attuino misure per ridurre il rischio di infezione del bestiame. Vanno effettuati trattamenti con prodotti insetto-repellenti, la notte gli animali devono soggiornare preferibilmente al chiuso in locali protetti con zanzariere e devono essere eliminati possibili luoghi che favoriscono lo sviluppo delle larve, come i ristagni idrici.

Numero da contattare per la Valtellina e l’Alto Lario: tel. 0342/555873 – 0342/521111.

Ovviamente questa situazione fa scattare un allerta anche a Como – come in altri centri della Lombardia – per le tradizionali mostre zootecniche di questo periodo. La Regione, infatti, ha emanato una direttiva per cui non sono consentite mostre, esposizioni, fiere e mercati di animali delle specie sensibili, nelle province interessate da focolai di lingua blu e in quelle comprese nelle zone infette, vale a dire Lecco, Como, Bergamo, Monza Brianza e Pavia. In città a forte rischio – nessuna comunicazione ufficiale ancora arrivata – la tradizionale rassegna zootecnica di Sant’Abbondio in programma domenica 1 settembre sotto le mura della città con la presenza degli animali. Anche la sfilata del Palio del Baradello (in programma per il giorno 8 settembre, domenica) potrebbe non avere i bovini come da tradizione tra i protagonisti della kermesse viste le restrizioni in atto.