Fiera del libro

Un ritratto autentico di Umberto Bossi nel libro di Aurora Lussana

Il primo incontro di lunedì 2 settembre con la giornalista Aurora Lussana. Spazio anche a Giuseppe Guin e un ricordo del musicista comasco Fiorino Uboldi

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Ho raccontato la storia d’amore tra Umberto Bossi e la sua creatura. La sua Lega, alla quale ha immolato tutto. Un romanzo leghista, un omaggio all’uomo più che al politico». Aurora Lussana racconta così il libro “L’Umberto” (Piemme), che, domani, apre la seconda settimana di incontri con gli autori alla Fiera del Libro di Como.

Umberto Bossi, un uomo sempre fedele a se stesso, alle sue idee e alle sue battaglie. Nell’immaginario collettivo un capopolo che arringa le folle con il sigaro in bocca e la camicia verde. Un provinciale che ha dato voce e rappresentanza al Nord. Umanità e spacconeria, un capo severo e rigoroso, forse un sognatore, un abile stratega che ha segnato la fine della Prima Repubblica e l’inizio della Seconda. Il libro della Lusssana, giornalista, già direttrice di TelePadania e del quotidiano La Padania, è un racconto epico che ripercorre snodi essenziali, cadute e risalite, rituali collettivi e celebri battute, la storia della sua Lega di lotta e di governo che è stata come una figlia per lui. E poi la vita nella sede di via Bellerio, le feste e i raduni di Pontida, la riscoperta identitaria dei territori padani, il linguaggio diretto, il rapporto viscerale e messianico con il suo popolo, la battaglia della vita: l’idea federalista contro le ideologie. Un ritratto autentico e ricco di aneddoti nel quale si ricostruisce tutto il mondo bossiano e il rumore di fondo prepolitico della Lega che oggi si ritrova, a quarant’anni dalla sua fondazione avvenuta il 12 aprile del 1984, a detenere il simbolo più antico presente in Parlamento.

L’omaggio al fondatore di una giornalista che lo ha seguito fin dagli inizi, da giovane militante, per raccontare di un movimento nel quale forse non resta più nulla delle origini. O forse nel quale tutto è rimasto immutato nel sigillo del leghismo eterno. Con interviste inedite a Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli, ai governatori Zaia, Fontana e Fedriga e tanti altri su cosa significhi oggi essere leghisti.

Appuntamento alle ore 16.30 in piazza Cavour con Aurora Lussana e il suo libro “L’’Umberto nell’incontro promosso da Confesercenti Como. L’autrice dialoga con la giornalista Anna Campaniello

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Gli altri incontri in programma lunedì 2 settembre 

Ore 18.00
Franca Ronchetti Bralla presenta: Frammenti di vita di un vecchio finanziere scarpone di Luigi Squadrani (Editrice Lariologo). Contrabbandieri e finanzieri hanno costituito giocoforza la variante, a ridosso della frontiera, di un classico antagonismo, eterni nemici-amici accomunati da uno spirito quasi agonistico. Numerose sono le pubblicazioni che raccontano le vicende degli spalloni, poco si sa e meno si è scritto della vita altrettanto faticosa delle guardie di finanza. Luigi Squadrani, giovane finanziere romagnolo, diventato poi Generale, attraverso questi suoi ‘frammenti di vita’, pubblicati per la prima volta nel 1939, fa rivivere battaglie, astuzie, pericoli, emozioni e riflessioni raccontandoci vicende più avvincenti di un romanzo, che hanno come sfondo il Lario, il Ceresio, la Valtellina e altre zone di confine.
Franca Ronchetti Bralla è originaria di Lezzeno, sul Lago di Como. Si è occupata di storiografia locale, riferita in particolare ad alcuni aspetti biografici di Alessandro Volta il quale trascorreva lunghi periodi di riposo a Camnago Volta, località dove lei vive. Si è dedicata soprattutto allo studio del fenomeno del contrabbando dapprima con una tesi di laurea, continuando poi le ricerche con articoli e saggi che consentono di conoscerne le vicende dall’Unità d’Italia sino all’esaurirsi della forma, così detta “romantica”, negli anni Settanta del secolo scorso.

L’autrice dialoga con Monica Neroni

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Ore 19.30
Giuseppe Guin – L’irriverente. Quattrocento domande a Nini Binda (Dominioni editore). Palmiro Binda, o meglio Nini, come tutti l’hanno sempre chiamato, nasce a Como il 6 aprile del 1934, figlio dell’imprenditore serico Gianni, detto “Barbisùn” e di Clara Bernasconi, detta “Bindàscia”, per l’asprezza del carattere. Campione di motonautica, industriale tessile, assessore comunale e appassionato golfista, nel 2014 sposa Enrica, chiamata Chicca, figlia di Paolo Arnaboldi e Anna Gazzaniga, nobile famiglia di setaioli in Montorfano. “Nessuno è mai riuscito a mettermi la museruola! Nella mia vita ho sempre detto quello che pensavo, figurarsi adesso alla mia età. A novant’anni posso anche permettermi di essere irriverente.” E irriverente lo è davvero questa intervista. Una confessione senza veli, sulla sua vita e la sua città rilasciata a Giuseppe Guin scrittore e giornalista.

Guin dialoga con il giornalista Edoardo Ceriani

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Ore 21:00
Alfredo Ferrario – Fiorino Uboldi. Un signore con la fisarmonica (NodoLibri) L’incontro, con musica dal vivo, vede Alfredo Ferrario, clarinettista jazz, nelle vesti di autore del libro  sulle tracce sonore di un collega musicista, e concittadino, che ha attraversato senza clamori il XX secolo, riuscendo tuttavia a lasciare una impronta musicale non banale. Ecco quindi la storia dell’appianese Fiorino Uboldi (1915-1982), musicista dilettante per vocazione, che ebbe però la capacità di essere pubblicato dalla Cetra, una delle case discografiche più importanti d’Italia. Un racconto sincero, frutto di un insieme di testimonianze che delineano una personalità appassionata, degna di essere tramandata oltre una tradizione orale che rischiava di svanire. Un ricordo tangibile, documentato e reso vivo grazie ad una ampia selezione di fotografie che tratteggiano il clima e le atmosfere dell’epoca.
Alfredo Ferrario (Como, 1964) musicista, clarinettista. Intraprende – giovanissimo – gli studi al Conservatorio di Milano e rimane affascinato dal mondo musicale dello swing e del jazz classico.

Ferrario dialogo con il giornalista Alessio Brunialti

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