Circonvenzione di incapace verso la facoltosa compagna di vita, la Finanza gli sequestra 400.000 euro

Finita l’indagine delle fiamme gialle di Olgiate: un 60enne della provncia di Varese indagato per tanti reati. Scoperto dall’amministratore di sostegno nominato dal Tribunale per la donna
Un brutale raggiro da circa 400.000 euro ai danni della compagna di vita, finita in casa di riposo (zona dell’olgiatese ndr) e giudicata incapace di intendere e di volere. Di fatto “interdetta” ed affidata ad un amministratore di sostegno scelto dal Tribunale. E proprio lui si è accorto che nei conti della donna c’era qualcosa che non tornava……Da qui la segnalazione alla Procura di Como che ha svolto indagini con delega alla Finanza (compagnia di Olgiate). Ora arriva il decreto di sequestro preventivo del valore di circa 400.000 euro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Como, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino italiano di circa 60 anni, residente in provincia di Varese, indagato per i delitti di circonvenzione di incapace, appropriazione indebita ed indebito
utilizzo di carte di pagamento.
Il provvedimento costituisce l’epilogo di una mirata indagine svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco, come detto e sotto la direzione della Procura della Repubblica di Como, per verificare una presunta circonvenzione di incapace ai danni di un’anziana signora molto facoltosa e residente in provincia di Varese (sua compagna di vita). La stessa, dal mese di aprile 2023, ha subito diversi ricoveri presso una casa di cura dell’olgiatese per disturbi neurocognitivi, a causa dei quali, nel maggio 2024, è stata dichiarata “interdetta” per infermità mentale, nell’ambito di un procedimento per la nomina di un amministratore di sostegno avviato presso il Tribunale di Busto Arsizio.
Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di ricostruire come l’indagato abbia indotto la donna, abusando del suo stato di fragilità, alla sottoscrizione di documentazione finalizzata all’apertura di un conto corrente cointestato presso un istituto bancario. Su tale conto corrente, poi, l’uomo ha poi trasferito l’intero patrimonio della signora, corrispondente a circa 4 milioni di euro, procedendo di lì a poco ad
eseguire ulteriori bonifici bancari per oltre 360.000,00 a beneficio di rapporti finanziari intestati solo a lui, il tutto all’insaputa dei parenti della vittima. Le indagini finanziarie condotte hanno permesso, altresì, di accertare che, nel corso dei diversi ricoveri presso la casa di cura avvenuti tra il 2023 e il 2024, l’indagato ha anche utilizzato il bancomat della vittima per effettuare indebiti e consistenti prelevamenti di somme di denaro contante da sportelli automatici, del valore complessivo di circa 25.000.
Infine, è stato anche accertato come l’indagato, nonostante fosse pienamente a conoscenza delle condizioni psico-fisiche della compagna e dell’esistenza di un procedimento di nomina di un amministratore di sostegno, ma lo stesso abbia tentato di indurla a contrarre matrimonio, procedendo alla pubblicazione degli atti presso i rispettivi Comuni di residenza. Cosa che poi non è andata in porto per la cronaca.