Il lutto

Il lago piange la sua leggenda. Addio a Renato Molinari, una vita a tutta velocità: campione e costruttore

Ha vinto tutto quello che c'era da vincere sul lago e in mare. Aveva 78 anni, nato a Nesso. Aveva iniziato da giovanissimo, innumerevoli le sfide di una grade carriera.

renato molinari leggenda motonautica scomparso a 78 anni foto da you tube

E’ stato uno che ha vinto tutto quello c’era da vincere nel mondo della motonautica. Una autentica leggenda – e il termine è si appropriato – dell’acqua e della velocità. Comasco Doc (nato a Nesso), scomparso in queste ore all’età di 78 anni. Ecco, in sintesi, chi era Renato Molinari, pilota e capione, poi costruttore nautico e grande uomo di sport.

Qui uno dei tanti video che si riferiscono al capione lariano: era il 1986.

 

Nessuno può vantare un palmares come il suo: diciotto titoli mondiali, tredici europei, quattro nazionali nelle classi più prestigiose, ai quali vanno aggiunte le grandi classiche, la 24 ore di Rouen e la 6 ore di Parigi (vinte quattro volte ciascuna), la Pavia-Venezia (tre vittorie) con il record della corsa, la 9 ore di Parker, il Trofeo Duca di York a Bristol e la Centomiglia del Lario.  Molinari ha stabilito undici record mondiali e tra le sue vittorie figurano tre campionati mondiali di Formula 1, quelli con la partenza in griglia e il semaforo verde, a immagine e somiglianza delle auto, una formula che proprio lui aveva ideato e portato per la prima volta nel 1981 a Como.

 

 

Da tempo Molinari aveva lasciato il lago sul quale era cresciuto per un buen retiro sulle colline del Monferrato. Molinari e il lago, binomio inscindibile. Era un mago delle eliche:”Non ne ho mai sbagliata una – ripeteva il campione – Da quando corro, e di titoli mondiali credo di averne vinti abbastanza, mi sono sempre fatto le eliche in casa”. 

 

Classe 1946, era figlio di Angelo, che a Nesso, sul lago di Como, disegnava e costruiva motoscafiprima di lui. Renato ha iniziato quando era da poco maggiorenne: nel 1964, a 18 anni, disputò la prima gara in una carriera nella quale ha vinto tutto. Era un laghee vero, tosto, solido. Nel 2018 Molinari aveva ricevuto dal Coni il Collare d’Oro al Merito Sportivo, massima onorificenza dello sport italiano, mentre tre anni prima, nel 2015, gli era stata dedicata una piastrella tra i grandi dello Sport nel Walk of Fame al Foro Italico. E oggi il presidente del Coni Giovanni Malagò si è unito al cordoglio della famiglia, ” interpretando i sentimenti dell’intero movimento sportivo italiano”.

 

 

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