“La nostra estate difficile tra aggressioni e insulti: poliziotti addestrati anche per fronteggiare i violenti”
Parla Marco Calì a CiaoComo: i controlli, le botte quotidiane, l’uso della pistola che immobilizza le persone poco collaborative. E un record: il numero di clandestini mandati via da Como
E’ stata una estate difficile. Con brutti episodi ai danni delle forze dell’ordine: dagli insulti alle aggressioni, dalle botte alla resistenza per i fermati. Non è passato giorno sena che le cronache hanno registrato episodi spiacevoli verso le forze dell’ordine. Tra i più presi di mira i poliziotti della volante, spesso a contatto con persone in condizioni psicofisiche non ottimali e sotto effetto di alcool o stupefacenti. E come si fa ? “I ragazzi sono addestrati a fronteggiare ogni situazione anche negativa. Certo dispiace ed amareggia, molti di loro hanno l’età dei miei figli….”.
E’ il questore di Como, Marco Calì (video qui sopra), a parlare a CiaoComo dopo l’estate violenta verso i poliziotti (e non solo). Spiega cosa succede e come fanno i colleghi che si trovano a fronteggiare le più disparate (e pericolose a volte) situazioni in strada, in stazione, nei vari ritrovi della città. Da lui anche la spiegazione del perchè il taser non sempre è utilizzabile, ma qualche volta si. E poi passa a illustrare anche i risultati ottrenuti dai suoi uffici (immigrazione in particolare): record di persone espulse in questi mesi dove i controlli sono stati tanti, e meticolosi, anche via lago con il gommone e gli agenti specializzati.
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