“L’astronomia nel Medioevo” una conferenza degli Amici Palio del Baradello

Con l’astronomo e divulgatore Davide Trezzi la storia dell’astronomia da Aristotele a Tolomeo fino a Dante
Nel bel mezzo del Palio del Baradello che rievoca una Como medievale, ecco un appuntamento interessante che ci dà uno sguardo inedito su quell’epoca considerata, a torto, buia: l’astronomia medevale, ovvero come i nostri antenati concepivano il mondo. L’idea è venuta agli Amici Palio del Baradello che hanno organizzato per giovedì 12 dettembre alle ore 20.30, una conferenza del professor Davide Trezzi, astrofisico e divulgatore scientifico, nella sede dell’associazione Carducci in viale Cavallotti 7 Como.
Prima di Tolomeo (100 – 168 d.c.), le cognizioni astronomiche in Europa erano, per lo più, quelle che Plinio il Vecchio aveva incluso nella sua Storia Naturale con le imprecisioni che ci si poteva attendere da un uomo profondamente dedito alle scienze a alla cultura, ma privo di studi approfonditi sull’argomento. Durante il Medioevo, nel mondo occidentale l’astronomia faceva parte del corso ordinario di studi (nel cosiddetto quadrivio ovvero aritmetica, musica, geometria, astronomia). La massima sintesi del pensiero astronomico medioevale è senza dubbio nell’opera di Dante Alighieri. Dalle molte citazioni astronomiche dantesche nella Divina Commedia è possibile costruire un quadro organico e assai preciso della visione dell’universo nel Medioevo, basato sulla visione tolemaica della Terra immobile al centro dell‘universo e con le stelle e i pianeti che ruotano intorno ad essa.

Sarà, dunque, interessante apprendre dal professor Trezzi la storia dell’astonomia da Aristotele a Tolomeo, dallo sviluppo della cristianità fino a Dante la visione del mondo antico poneva la Terra e l’Uomo al centro di tutto, con intorno Luna, Sole e pianeti e sullo sfondo il cielo delle stelle fisse, eterne ed immutabili.
L’incontro è libero e gratuito

Davide Trezzi, astrofisico e divulgatore scientifico, ha lavorato presso il CERN di Ginevra e i Laboratori del Gran Sasso. Da sempre astrofilo e astrofotografo, ha fondato il progetto Lario Celeste, a scopo divulgativo per il pubblico.