La protesta

Il piano di chiusura delle scuole di Como, centinaia in piazza per il flash-mob e per dire no al Comune

Il Comitato genitori porta in piazza tante persone e chiede all'amministrazione comunale di rallentare sulle scelte di chiusura:"Siamo qui per chiedere una proposta di riorganizzazione dell'intero sistema scolastico"

Flash-mob con importante partecipazione di genitori e bambini questo pomeriggio in piazza Verdi a Como. Lo ha proosso il Comitato genitori nel dibattito – di questi giorni – sulla riorganizzazione dei servizi per le famiglie. “Questa volta la riorganizzazione riguarda le scuole dell’infanzia e della primaria  – si legge nella nota degli organizzatori – e, essendo ancora più impattante di quella fatta sul “solo servizio nidi”, siamo ancora più convinti che la questione toccherà tutta la città: più o meno direttamente. Per questo abbiamo sentito la necessità impellente di promuovere un flash mob per creare un’occasione di incontro tra le persone che provano preoccupazione per i recenti fatti”.

 

PERCHÈ SE LA CITTÀ È PREOCCUPATA PER LA VISIONE CHE SI STA PROSPETTANDO PER COMO, È GIUSTO CHE SI DIA QUESTO RIMANDO AI POLITICI CHIEDENDO LORO DI TENERNE CONTO.

 

Quindi innanzitutto ringraziamo tutti per la partecipazione all’iniziativa di oggi. Non si discute il fatto che sia necessario pensare soluzioni in risposta al problema di sicurezza delle scuole e di riorganizzazione degli immobili, dal nostro punto di vista quello che non si condivide è ancora un volta come viene fatto tutto ciò.

 

Nella commissione consiliare di ieri dedicata al tema “Piano di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche”, a proposito della chiusura di Via Perti, si è citato il cambio di posizione dell’allora consiliere, e oggi primo cittadino, che dai banchi dell’opposizione difendeva l’apertura di questa scuola e che oggi decide di chiuderla. Questo cambio di posizione ci conferma come governare non sia così facile, e che fare opposizione e governare siano mestieri diversi. Però crediamo ci sia MODO E MODO di fare interventi, soprattutto su aspetti così strategici per la città. Sempre in commissione consiliare a proposito della MANCANZA DI DIALOGO con famiglie e dirigenti si è detto “non è stato fatto perché non eravamo obbligati”.

 

Tutto questo per dire che è bello e importante ESSERE INSIEME oggi per condividere questi timori e CHIEDERE INSIEME all’amministrazione di rallentare (perché FARE IN FRETTA non è sinonimo di fare bene) in modo da avere il tempo di organizzare una proposta che sia costruita con le parti.

Siamo qui oggi per chiedere, che gli eventuali accorpamenti tra funzioni differenti, tengano conto di ogni esigenza e vengano ri-adattati gli spazi in modo che siano adeguati e accoglienti per le nuove funzioni che ospiteranno.

Siamo qui oggi per chiedere che una proposta di riorganizzazione del sistema scolastico si collochi in una visione più ampia della città e tenga conto della complessità delle sfide del nostro tempo.

Siamo qui oggi, INSIEME, perché solo con il dialogo, il confronto e la partecipazione COSTRUIRE una città a misura di famiglia può essere un sogno realizzabile.

Siamo tanti!

 

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