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Camerlata, via Colonna: insulti e paura alla sede della Guardia medica, extracomunitario bloccato a fatica

22 settembre 2024 | 16:39
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Camerlata, via Colonna: insulti e paura alla sede della Guardia medica, extracomunitario bloccato a fatica

Grande spavento stamane in via Colonna. La ricostruzione di quello che è accaduto: nessun medico ferito, in supporto anche carabinieri e vigilanza interna

Ancora una aggressione in queste ore ai danni del personale sanitario. E’ avvenuta stamane – attorno alle 8,30 – quando un cittadino extracomunitario si è presentato alla guardia medica di via Colonna a Camerlata. Chiedeva che gli somministrassero un farmaco da quanto si è appreso: aveva in mano anche una ricetta fatta ieri sempre in guardia medica. A quel punto, all’improvviso, il ragazzo avrebbe sferrato un pugno al vetro dell’ufficio, lo ha mandato in frantumi ed ha aggredito il personale che era all’ interno (quattro medici, compresi quelli del turno della notte). A loro ha riservato insulti, sputi prima di gettare per terra il suo cellulare, rompendolo. Nessuno ferito per fortuna, ma tanto spavento tra i presenti

La guardia medica, dopo questa escalation di violenza, ha avvisato la vigilanza interna dell’ex ospedale (presente sempre in via Napoleona come al Sant’Anna a San Fermo). Per bloccare l’extracomunitario non è stato facile: intervenuti anche i carabinieri in supporto. Prima di essere fermato il protagonista del movimentato episodio è uscito dalla struttura e si sarebbe ferito in varie parti del corpo (tentativo non del tutto riuscito da quanto si è appreso….) con una lattina vuota trovata sul marciapiede prima di sdraiarsi sulla sede stradale, bloccando di fatto per qualche minuto la circolazione e non facendo passare le auto.

Vigilanza, carabinieri e Croce Azzurra (la sede è proprio di fronte a via Colonna) alla fine sono riusciti a bloccarlo e portarlo a San Fermo per una visita e per fermare il sangue dei tagli che si è procurato da solo. Si tratta, come detto, di un cittadino extracomunitario di età (apparente) di 30/35 anni. Non aveva con sè alcun documento di riconoscimento.

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