Primagiovani il 24 e replica il 28

Teatro Sociale: La Bohème apre la Stagione il 26 settembre

E' una scatola dei ricordi l'opera di Puccini allestita da un giovane team per il Teatro Sociale

teatro sociale boheme

Nel centenario della morte di Giacomo Puccini la nuova Stagione del Teatro Sociale si apre con la sua opera più importante: La bohème, rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino l’1 febbraio 1896, sarà in scena a Como giovedì 26 settembre, con replica sabato 28 e PrimaGiovani il 24 per un pubblico under 30.

La scatola dei ricordi è il sottotitolo de La bohème che vedremo al Sociale. La vicenda viene raccontata attraverso gli occhi di un Rodolfo anziano, un artista che arriva dal futuro e ritrova una scatola dei ricordi contenente alcuni oggetti del periodo più felice della sua giovinezza. Ciascuno di noi, indipendentemente dall’età, custodisce con gelosia alcuni ricordi. Questi diventano un rifugio sicuro in cui cercare conforto quando ci si sente smarriti, permettendoci di tenere a mente chi siamo e quali cambiamenti hanno influenzato la nostra storia personale.

Nell’allestimento della regista Marialuisa Bafunno i ricordi di Rodolfo si materializzano sul palco riportandolo a quello spazio di aggregazione, un misto tra laboratorio, studio e loft, dove viveva con Marcello, Colline e Schaunard coltivano il sogno di una vita condivisa, in balìa del presente e di tutte le sue contraddizioni. I personaggi rappresentano degli “archetipi” del nostro tempo: Marcello è uno street artist che affigge stencil e si trova irresistibilmente attratto da Musetta, un’aspirante ballerina influencer. Colline, oltre a studiare filosofia all’università, si impegna attivamente in un collettivo ambientalista, mentre Schaunard, violinista di giorno, sogna di esibirsi come drag queen di notte. Il giovane Rodolfo è la figura più romantica del gruppo, affascinato da un’idea nostalgica del passato. Si innamora di Mimì, una bellezza pura e antica, che sembra provenire da un’epoca remota. Ognuno di loro si scontra, a modo suo, con una profonda paura che attraversa l’intera opera, diventando il simbolo di un’intera generazione. È la paura del futuro, un sentimento che permea ogni scelta dei protagonisti, sempre alla ricerca del proprio posto nel mondo e della propria strada

Il team creativo dell’allestimento dell’opera è il vincitore, tra i 58 progetti candidati, del bando dedicato a under35 per la selezione di un progetto di regia per La bohème di Puccini nell’ambito della stagione 24-25, per promuovere la professionalità e creatività di giovani artiste e artisti e stimolare un approccio progettuale che valorizzi i temi di accessibilità e sostenibilità. Il bando è stato promosso dal Circuito di OperaLombardia in coproduzione con Fondazione Teatro Regio di Parma e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, in collaborazione con Opera Europa, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo.

Il team è composto oltre che dalla regista e costumista Marialuisa Bafunno, dalla scenografa Eleonora Peronetti, il coreografo Emanuele Rosa e il lighting designer Gianni Bertoli.  A guidare la compagnia ci sarà l’altrettanto giovanissimo M° Riccardo Bisatti, direttore già conosciuto dal pubblico alla direzione del Don Giovanni nella Stagione d’Opera 2022/23 e di Acquaprofonda per Opera domani.

Faranno parte del cast i vincitori dell’ultima edizione del Concorso AsLiCo, come Fan Zhou nel ruolo di Musetta, Junhyeok Park in quello di Marcello, mentre Davide Peroni sarà Schaunard e Gabriele Valsecchi Colline, oltre ad altri cantanti conosciuti in numerose scorse produzioni, come Vincenzo Spinelli (Rodolfo) e Ermes Nizzardo (Parpignol). Mimì sarà interpretata da Maria Novella Malfatti.

Questa mattina, domenica 22 settembre, alle ore 11.00, ad ingresso libero, l’incontro di approfondimento “Aspettando… La bohème” vedrà protagonisti il direttore Riccardo Bisatti e la regista Marialuisa Bafunno che dialogheranno con Stefano Lamon. L’incontro in programma in Sala Bianca.

Maria Luisa Bafunno scrive nelle note di regia:  “Esplorando l’incanto di un’opera come La Bohème, ci siamo immersi nelle chimere, nell’amore e nella libertà spensierata che il giovane Puccini ci descrive mirabilmente. Nonostante la sua giovane età, una fase della vita che ci è familiare, sembra già rivolgere uno sguardo nostalgico verso il passato, interrogandosi su come poter commuovere il pubblico di ogni età attraverso la sua arte e parte delle sue esperienze personali. Il senso di nostalgia per qualcosa che appartiene al passato e non ritornerà più è un’emozione condivisa, universale: per questo, ogni volta che ascoltiamo la musica de La Bohème, ci sentiamo coinvolti nella tragedia della morte di Mimì. È come se il compositore stesso volesse congedarsi dalla sua giovinezza. In questo modo, anche noi rivolgiamo un commovente addio alla nostra.
Ne La Bohème – la scatola dei ricordi, la vicenda si svolge attraverso gli occhi di un Rodolfo anziano, un artista che arriva dal futuro e ritrova una scatola di latta contenente alcuni oggetti del periodo più felice della sua giovinezza. Il ricordo non vive solo nella sua mente ma si materializza sul palcoscenico: una grande scatola si apre svelando “la soffitta” dove il giovane Rodolfo vive la sua vita da bohémien. La scatola non è un semplice elemento scenico, ma il cuore pulsante della narrazione: un confine sottile tra passato e presente, tra memoria e realtà. Gli spazi che si aprono al suo interno sono abbozzati, frammentati come ricordi sbiaditi dal tempo, e come essi oscillano tra momenti realistici e visioni oniriche”.

E ci sarà una scatola anche per i ricordi degli spettatori. LO SCRITTOIO DEI RICORDI: audience engagement Uno spazio appositamente allestito in foyer con uno scrittoio, identico a quello utilizzato in scena Rodolfo anziano, consentirà al pubblico di condividere i propri ricordi più preziosi, i propri pensieri ed emozioni, e imbucarli in una scatola simile a quella che vedranno nello spettacolo. È come se, per magia, la storia di ognuno di noi si intrecciasse con quella raccontata nell’Opera e viceversa.

Questa attenzione alle persone è il tema di “Humanity” il titolo dell’intera stagione che il Teatro Sociale di Como ha incentrato sull’ Uomo, su chi abita il nostro pianeta, un mondo fatto di diverse persone, diversi linguaggi e tradizioni, con l’obiettivo di favorire la comprensione, il rispetto e l’instaurarsi di relazioni aperte tra le varie comunità. La Stagione 2024/25 vuole far riflettere sul termine “Umanità”, intraprendendo un viaggio alla scoperta di noi stessi, degli altri e del nostro posto nel mondo. Un viaggio che ci invita a coltivare i valori che ci rendono umani e a costruire un futuro migliore per tutti.

Come da tradizione il pubblico Under30 sarà il primo a vivere la nuova Stagione del Teatro Sociale di Como. Gli spettatori potranno infatti assistere, martedì 24 settembre, alla PrimaGiovani de La bohème. Il fil rouge dell’intera serata sarà lo stesso dell’allestimento: il ricordo, la nostalgia.
Arcigay Como, la Consulta Provinciale degli Studenti di Como, Le Donne della Porta Accanto, Leggère Bookclub Como, FuoriFuoco, Human.raw e SeFemm sono le sette associazioni giovanili che hanno co-progettato la serata.
Saranno sempre loro, dunque, ad accogliere il pubblico in foyer a partire dalle 19.00. Giochi, attività e il dialogo con le realtà presenti saranno gli ingredienti della prima parte della serata. Non solo: all’ingresso gli spettatori avranno l’opportunità di lasciare una traccia, un ricordo prezioso, che diventerà parte dello spettacolo.

Alle 20.00, dunque, l’opera e a seguire l’afterparty, questa volta in una location del tutto nuova: la Sala Bianca. Ad accompagnarci in pista il duo Frame Culture, al bar il nuovo Super Social Club, presente anche con un drink a tema.
L’evento sarà inoltre la prima occasione per conoscere i coprotagonisti della rassegna dell’Abbonamento Under30: ciascuna associazione ha infatti adottato uno spettacolo e organizzerà un evento esclusivo per i giovani abbonati.

Il Teatro Sociale si “lancia” nel mondo dei podcast con la creazione di Un caffè all’opera, con il supporto di Caffè Milani. Sei puntate, 15 minuti a episodio, dedicate ai cinque titoli della Stagione d’opera (La bohème, Andrea Chénier, Rigoletto, Così fan tutte, I Capuleti e i Montecchi) più una “bonus” dedicata a Falstaff, opera scelta da Opera Education per i progetti 2024/25. Voce e curatela del podcast sarà di Valentina Anzani di Opera Meet.
Il podcast, già online sul canale Spotify del Teatro Sociale di Como, non è esattamente una guida all’ascolto, piuttosto è una pausa caffè prima di andare all’opera e soprattutto è l’elenco di tutte le volte che ci si commuove a Teatro!

INFO
Biglietti in vendita online su www.teatrosocialecomo.it e alla biglietteria del Teatro.
Prezzi:
24/9 PrimaGiovani Under30 a 10€ solo opera e 12€ opera+afterparty,
26/9 inaugurazione da 75€ a 21€ + prevendita,
28/9 turno B da 55€ a 16€ + prevendita.

Teatro Sociale di Como
martedì, 24 settembre – ore 20.00 PrimaGiovani
giovedì, 26 settembre – ore 20.00 Inaugurazione Stagione
sabato, 28 settembre – ore 20.00 turno B

LA BOHÈME
Opera lirica in quattro quadri. Musica di Giacomo Puccini.
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
Prima rappresentazione: Torino, Teatro Regio, 1 febbraio 1896

Mimì Maria Novella Malfatti Musetta Fan Zhou Rodolfo Vincenzo Spinelli Marcello Junhyeok Park Schaunard Davide Peroni Colline Gabriele Valsecchi Benoît/ Alcindoro Alfonso Michele Ciulla Parpignol Ermes Nizzardo
Direttore Riccardo Bisatti
Regia e costumi Marialuisa Bafunno
Scene Eleonora Peronetti
Coreografie Emanuele Rosa
Luci Gianni Bertoli
Collaboratrice ai costumi Katarina Vukcevic
Assistente alla regia Eleonora Calabrò
Assistente alle scene Romeo Gasparini
Assistente alle luci Luca Asioli
Maestro del Coro e Coro Voci Bianche Massimo Fiocchi Malaspina
Coro di OperaLombardia
Coro Voci Bianche del Teatro Sociale di Como
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Coproduzione Teatri di OperaLombardia, Fondazione Teatro Regio di Parma e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Nuovo allestimento
In occasione del centenario della morte di Giacomo Puccini

PROSSIMI APPUNTAMENTI: OPERE
Continuerà poi il programma di opere, sempre prodotte da OperaLombardia.
Andrea Chénier (15-17 novembre) di Umberto Giordano affida la regia ad Andrea Cigni e la direzione al M° Francesco Pasqualetti.
A seguire Rigoletto di Giuseppe Verdi (28-30 novembre), con la regia di Matteo Marziano Graziano, giovane regista d’opera d’avanguardia, noto per il suo approccio artistico innovativo e trasformativo. Dopo Le nozze di Figaro in scena a Como e nei Teatri di OperaLombardia nella Stagione 2015/16, e Don Giovanni della Stagione 2022/23, Così fan tutte (13-15 dicembre) chiude il trittico Mozart-Da Ponte negli storici allestimenti di Mario Martone, dirige il M° Federico Maria Sardelli.
Infine I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini (17-19 gennaio), con il nuovo allestimento a cura di Andrea De Rosa, la direzione del M° Sebastiano Rolli, con protagonista Caterina Sala, vincitrice del Concorso AsLiCo.

 

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