Tema del festival è la parola sessualità

Si chiude a Lecco la VII edizione del Festival Treccani della Lingua Italiana

La VII edizione del Festival Treccani della Lingua Italiana si conclude a Lecco con incontri tematici e spettacoli con artiste e artisti come Marina Rei, Daniela Pes e Nicola Piovani

Dal 27 al 29 settembre 2024 si svolgerà a Lecco, a Piazza Garibaldi e Palazzo delle Paure, la tappa conclusiva del Festival Treccani della Lingua Italiana, promosso dalla Fondazione Treccani Cultura e dal Comune di Lecco, che segue quella di Lecce dello scorso 3-5 maggio e di Roma del 26 e 27 maggio.

Alla parola sessualità – s. f. [der. di sessuale], invar. L’insieme dei caratteri e dei fenomeni della vita sessuale – è dedicata questa VII edizione del Festival Treccani della Lingua italiana #leparolevalgono, il progetto ideato da Treccani Cultura – con il Patrocinio Rai per la Sostenibilità ESG e la Media partnership di Rai Cultura e Rai Radio3 – per presentare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, prestando particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione e di ragionamento, di condivisione e di rispettoso confronto tra diverse posizioni.

Attraverso l’analisi storica dell’evoluzione della sessualità nella società italiana, i dibattiti su temi contemporanei come l’identità di genere, i diritti LGBTQIA+ e la consapevolezza corporea, la rappresentazione artistica e letteraria della sessualità, sarà possibile promuovere la comprensione e il confronto su temi spesso mistificati e più che mai aperti a tante considerazioni e sfumature. Perché l’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, con il suo hashtag #leparolevalgono, cerca di migliorare ogni giorno l’uso e la conoscenza della nostra lingua.

 

L’edizione di Lecco è caratterizzata dalla presenza di importanti artiste e artisti come Marina Rei e Daniela Pes, in dialogo con Beatrice Cristalli, e Nicola Piovani in dialogo con Guido Barbieri.

Assieme ai condirettori dell’ultima edizione del Vocabolario Treccani, Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, che hanno curato la mappa semantica della VII Edizione del Festival, saranno presenti numerose personalità, tra cui i filosofi Umberto Curi e Silvano Petrosino, la scienziata e accademica dei Lincei Michela Matteoli, lo storico e critico d’arte Vincenzo Trione, le sociologhe Chiara Saraceno e Rossella Ghigi, il teologo Don Aristide Fumagalli, l’architetto Marco Ghilotti, la giudice Maria Francesca Mariano.

 

I luoghi del Festival a LECCO sono Palazzo delle Paure (Piazza XX Settembre, 22) e Piazza Garibaldi (in caso di pioggia Camera di Commercio Como-Lecco, Auditorium “Casa dell’Economia”, via Tonale 30, per  l’evento con Nicola Piovani), Sala della Fondazione Comunitaria Lecchese (Corso Matteotti,7  l’evento con Marina Rei) e Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco (Via Gaetano Previati, 1/c)

Gli incontri e gli spettacoli del Festival saranno ad accesso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il programma, suscettibile di variazioni, è consultabile sui siti www.festivaltreccanidellalinguaitaliana.it e www.treccani.it/fondazione.

I protagonisti del Festival a Lecco

Guido Barbieri Per tre decenni, a partire dagli anni Ottanta, Guido Barbieri ha praticato la ‘nobile arte’, ormai decaduta, della critica musicale, scrivendo per i quotidiani «Il Gazzettino», «Il Messaggero», «Liberazione» e «la Repubblica». Ha sempre affiancato alla passione per la critica militante due altre professioni: l’insegnamento di Storia della Musica nei conservatori italiani e la presenza costante ai microfoni di Radio 3. All’inizio degli anni Duemila ha deciso, dopo un lungo intarsio tra i due universi, di abbandonare l’attività giornalistica per essere a sua volta sottoposto all’esercizio della critica. Nemesi
solitamente pericolosa. Dall’inizio degli anni Duemila, infatti, pur senza trascurare del tutto il lavoro di storico della musica, scrive testi e libretti per alcuni dei maggiori compositori italiani. Esibendosi a volte nel ruolo di voce narrante, più spesso lasciando ad attrici e attori di fama la realizzazione di opere, spettacoli, readings di varia fattura. Fortemente ancorato alla ‘musica della realtà’ non disdegna di inoltrarsi, a volte, nei terreni della finzione.

Beatrice Cristalli È consulente in editoria scolastica per Mondadori Education e Rizzoli Education, formatrice e linguista.Collabora da anni con Treccani.it («Lingua italiana»), per cui cura articoli sull’evoluzione dei linguaggi della contemporaneità. Le sue ultime indagini riguardano il codice della musica italiana (in particolare itpop e trap), il mondo della Generazione Z e la comunicazione digitale. È autrice di podcast e ha partecipato come TEDx speaker con un monologo su lingua e linguaggio dal titolo “Cosa significa prendere le parole per la coda”. Per AIIC Italia (Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia) ha condotto e moderato gli incontri del Festival “La Lingua Madre – La lingua che conviene” (2024). Dal 2017 è referente regionale della Lombardia per il Premio Leopardi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di
Recanati (CNSL). I suoi ultimi saggi sono Parla bene pensa bene. Piccolo dizionario delle identità (Bompiani, 2022) e Dizionario per boomer. Capire le parole delle nuove generazioni (BUR Rizzoli, 2024).

Umberto Curi È professore emerito di Storia della filosofia nell’Università di Padova. Ha diretto per molti anni l’Istituto Gramsci Veneto e ha fatto parte del Consiglio direttivo della Biennale di Venezia. Visiting Professor alle Università di California e di Boston, ha tenuto lezioni e conferenze presso una ventina di università europee e americane. Ha pubblicato più di quaranta volumi, alcuni dei quali hanno conseguito premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. Nella sua vasta produzione si segnalano, tra l’altro, l’approfondimento del nesso politica-guerra e quello del concetto greco di mito, inteso come racconto, che lo ha portato a un’originale interpretazione filosofica della produzione cinematografica. Tra le sue opere, ricordiamo: La cognizione dell’amore. Eros e filosofia (Feltrinelli, 1997); Pensare la guerra. L’Europa e il destino della politica (Dedalo, 1999); Pólemos. Filosofia come guerra, (Bollati, 2000); Filosofia del Don Giovanni. Alle origini di un mito moderno (Mondadori, 2002); La forza dello sguardo (Bollati, 2004); Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Bollati, 2008); Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Bompiani, 2009); Straniero (Raffaello Cortina, 2010); Via di qua. Imparare a morire, Bollati Boringhieri 2011; Endiadi. Figure della duplicità, Raffaello Cortina Editore, 2015: La porta stretta. Come diventare maggiorenni, Bollati Boringhieri 2017; La morte del tempo, Il Mulino, 2020; Fedeli al sogno, Bollati
Boringhieri 2022.

Valeria Della Valle Già professoressa associata di Linguistica italiana alla Sapienza di Roma, è socia corrispondente dell’Accademia della Crusca, socia ordinaria dell’Accademia dell’Arcadia e dell’ASLI, nonché membro del comitato direttivo e del comitato scientifico della Fondazione Bellonci e Premio Strega. Ha condiretto con Giovanni Adamo i volumi di Neologismi Treccani del 2008 e del 2018. Con Giuseppe
Patota ha condiretto le ultime due edizioni del Nuovo Treccani (2018 e 2022). Con Vincenzo Trione ha diretto l’enciclopedia Arte contemporanea (Treccani, 2021). Ha ideato e scritto i documentari Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana (2014) e L’arma più forte. L’uomo che inventò Cinecittà (2016). Ha pubblicato saggi sulla storia dei dizionari italiani, sulla prosa contemporanea, sulla terminologia dell’arte, sui neologismi. Nel 2022 ha pubblicato la sua prima opera narrativa, La strada sognata (Einaudi), premio Settembrini. Nel 2024 ha ricevuto il premio dell’Associazione Amici Arte Moderna a Valle Giulia “Arte: Sostantivo Femminile”.

Lilybeth Fontanesi Psicoterapeuta e sessuologa, ha conseguito il dottorato in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2013, dove ha anche frequentato il Master in Neuropsicologia e psicopatologia Forense. Nel 2013 ha conseguito il Diploma di consulente sessuale presso il CIS di Bologna, e nel 2020 si è diplomata presso l’ISP di Roma in Psicoterapie strategico-brevi. È stata assegnista di ricerca in Psicologia dello sviluppo, studiando lo sviluppo psicosessuale di bambini e adolescenti presso l’Università La Sapienza e l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Dal 2019 è ricercatrice presso l’Università
G. D’Annunzio, dove è docente di Psicologia della Sessualità. Insegna in diversi Master sui temi della psicopatologia forense e della sessuologia. Autrice di numerosi articoli nazionali ed internazionali
nell’ambito della salute mentale e del funzionamento psicopatologico in ambito sessuologico, si occupa di studiare il comportamento sessualmente deviante.

Aristide Fumagalli Nato a Inzago è presbitero dell’Arcidiocesi di Milano dal 1991. Compiuti gli studi istituzionali con il Baccalaureato presso il Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore, ha proseguito gli studi sino al conseguimento della Licenza in teologia morale e il Dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma). Attualmente è docente ordinario di Teologia morale presso la Sezione
parallela della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale (Venegono Inferiore), e docente incaricato di Teologia morale presso la sede centrale della medesima Facoltà e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano.

Rossella Ghigi È professoressa associata in Sociologia presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna. Dopo la laurea in Scienze politiche presso l’Università Statale di Milano, ha conseguito un DEA presso la École des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi e il dottorato in Sociologia e ricerca sociale presso l’Università di Trento. È membro del collegio di Dottorato di ricerca in Sociologia e Metodologia della Ricerca Sociale dell’Università di Milano e Torino. Ha fondato nel 2009 e dirige il Centro Studi sul Genere e l’Educazione (CSGE) dell’Università di Bologna. Attualmente conduce ricerche sulla socializzazione ai ruoli di genere e le disuguaglianze che essa riproduce. Tra i suoi ultimi libri: Insegnare genere e 5 sessualità. Dal pregiudizio sessista alla prevenzione della violenza, con S. Demozzi (Mondadori, 2024); Body and Gender. Sociological Perspectives con R. Sassatelli, (Polity, 2024); Fare la differenza. Educazione di genere dalla prima infanzia all’età adulta (Il Mulino, 2023 seconda ed.)

Marco Ghilotti Laureato in architettura al Politecnico di Milano, PhD in Progettazione architettonica nella stessa università, ha svolto attività didattica presso l’Università della Svizzera Italiana – Accademia di Architettura di Mendrisio. Dal 2011 è professore a contratto presso il Politecnico di Milano. Titolare di uno studio di architettura a Morbegno (SO), svolge attività professionale nell’ambito della progettazione architettonica e urbana, senza trascurare l’attività critica, con pubblicazioni e scritti. Partecipa regolarmente a concorsi di architettura nazionali ed internazionali riportando premi e riconoscimenti.

Michela Matteoli È direttrice del programma di Neuroscienze dell’ospedale universitario milanese Humanitas, dove è anche professoressa ordinaria di Farmacologia. È stata direttrice dell’Istituto di Neuroscienze del CNR, una istituzione di eccellenza che raccoglie oltre 100 ricercatori. È parte dell’European Molecular Biology Organization, dell’Academia Europaea e della Accademia Nazionale dei Lincei. È membro di comitati internazionali, tra i quali l’European Research Council (ERC), la Swiss National Science Foundation (SNSF) ed è stata membro dell’Harvard-Armenise Foundation. Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui i premi Feltrinelli, Marcello Sgarlata e Atena per i meriti scientifici, ed è stata premiata dalla prestigiosa rivista «Nature» con il Mid Career Mentoring Award. È autrice di oltre 170 pubblicazioni (H-index: 76). Nel 2022 ha ottenuto “l’ERC Advanced Grant”, un finanziamento europeo che permette a figure leader nella ricerca internazionale di condurre progetti innovativi.

Giuseppe Patota È professore ordinario di Linguistica italiana presso l’Università di Siena. È socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei, socio nazionale dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia dell’Arcadia, socio dell’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana), membro del Comitato Scientifico della Fondazione Natalino Sapegno e della giuria del Premio Strega. Dal 2016 al 2022 è stato presidente della giuria delle Olimpiadi di italiano organizzate dal MIUR. È direttore della collana «Grammatiche e lessici» pubblicata dall’Accademia della Crusca e membro del comitato scientifico delle riviste
«Studi Linguistici Italiani», «Bollettino di Italianistica» e «Galilaeana». Nel 2017 è stato insignito dall’Accademia dei Lincei del premio del Ministro dei Beni Culturali per la Linguistica e la Filologia; nel 2019 ha vinto il Premio  Cesare Pavese per la saggistica con il volume La grande bellezza dell’italiano. Il Rinascimento; nel 2023 ha vinto il Premio Mondello per la saggistica con il volume Lezioni di italiano. Dal 2004 al 2015 è stato direttore scientifico del Dizionario Italiano Garzanti; ha condiretto, con Valeria Della Valle, le ultime due edizioni del Vocabolario Treccani: Il Nuovo Treccani (2018) e il Dizionario dell’Italiano Treccani (2022). Ha al suo attivo oltre centottanta pubblicazioni. Si è occupato, in particolare, di lingua letteraria italiana trecentesca, cinquecentesca e sette-ottocentesca, dell’italiano di Galileo Galilei, di
sintassi storica dell’italiano, di storia della lessicografia e della grammaticografia italiana, di insegnamento della lingua italiana a italiani e stranieri. Alcuni suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in Francia e in Giappone.

Silvano Petrosino (Milano 1955) è Professore Ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università Cattolica di Milano. Presso questa stessa Università attualmente insegna Teorie della Comunicazione e Antropologia religiosa e media. É inoltre titolare del corso di Antropologia del Sacro presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’idolo. Teoria di una  tentazione. Dalla Bibbia a Lacan (Mimesis 2015), Emmanuel Levinas. Le due sapienze (Feltrinelli 2017), Contro la cultura. La letteratura, per fortuna (Vita e Pensiero 2017), Il desiderio. Non siamo figli delle stelle (Vita e Pensiero 2019), Dove abita l’Infinito. Trascendenza, potere e giustizia (Vita e Pensiero 2020), Piccola metafisica della luce. Una teoria dello sguardo (Vita e Pensiero 2021), Logiche follie. Sacrifici umani e illusioni della giustizia (in collaborazione con G. Forti, Vita e Pensiero 2022), Le fiabe non raccontano favole. Una difesa dell’esperienza (Vita e Pensiero 2023).

Daniela Pes è una musicista e cantautrice sarda nata nel cuore della Gallura nel 1992. La sua voce e la sua musica sfuggono alle classificazioni e ai contenitori predeterminati. Daniela Pes è immersa nel flusso della musica, come cantante, come strumentista, come musicista elettronica. Il suo è un talento multiforme. Il 14 Aprile 2023 ha pubblicato il suo primo album, SPIRA, prodotto da Iosonouncane. Questo lavoro l’ha vista impegnata negli ultimi tre anni e traccerà la sintesi delle molte vite musicali di Daniela. Arriva infatti al debutto con un curriculum di tutto rispetto che include una laurea in Canto Jazz al Conservatorio di Sassari e una borsa di studio ai Seminari Estivi di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu, che la porta a esibirsi a Time in Jazz e all’Harp Festival di Rio de Janeiro. Completano il quadro il prestigioso premio Andrea Parodi nel 2017 (dove vince il premio della critica, giuria internazionale, miglior musica e miglior arrangiamento) e il premio miglior musica e il premio Nuovoimaie a Musicultura nel 2018. Il suo album d’esordio Spira vince la Targa Tenco 2023 come Miglior Opera Prima.

Nicola Piovani è pianista, direttore d’orchestra, compositore. Gran parte della sua attività è dedicata al cinema e al teatro, fra i quali si divide con passione. Scrive musica per i maggiori registi italiani: Marco Bellocchio, Mario Monicelli, i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Nanni Loy, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni; e poi Federico Fellini, che si è rivolto al musicista per i suoi ultimi tre film. Fra i registi stranieri ricordiamo Ben Von Verbong, Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Éric-Emmanuel Schmitt, Philippe Lioret, Luis Sepulveda, Danièle Thompson, Xavier
Durringer. Con la colonna sonora de La vita è bella di Roberto Benigni, vince il premio Oscar. Riceve inoltre nel corso degli anni tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’or, il Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante. Attivo anche come autore di canzoni, negli anni Settanta compone a quattro mani con Fabrizio De André gli album Non al denaro, non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato. Sin dall’inizio Piovani affianca al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per gli allestimenti di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro e Vittorio Gassman. Alla fine degli anni Ottanta, inizia il sodalizio artistico con Vincenzo Cerami. Insieme all’attore Lello Arena, fondano la Compagnia della Luna, con l’intento di dare vita a un genere nuovo in cui musica e parola interagiscano sul piano espressivo. Nel 2013 esce il suo primo disco di canzoni Cantabile. È stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura, onorificenza
conferita alle personalità che si sono distinte per le loro creazioni in campo artistico. Dal 2021 è artista residente della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica con l’incarico di proporre progetti originali di teatro musicale tra pop e classica.

Marina Rei Figlia di genitori musicisti (madre violinista e padre batterista) Marina Restuccia, in arte Marina Rei, ha sempre respirato musica di diverse ispirazioni. Nel 1994, dopo anni di concerti dal vivo e di studio delle percussioni, pubblica il suo primo singolo importante (Sola, aprile 1995) e partecipa, nel 1996, per la prima volta al Festival di Sanremo con il pezzo Al di là di questi anni, col quale vince il Premio della Critica. Nello stesso anno pubblica il suo primo album in italiano, Marina Rei. I primi segnali di un forte desiderio di cambiamento affiorano in Anime Belle (1998), soprattutto nel brano Un inverno da baciare
– sua terza partecipazione sanremese, per manifestarsi poi in tutta la loro complessità e pienezza nell’album Inaspettatamente (2000), il primo lavoro interamente scritto, parole e musica, dall’artista romana. Nel 2000 nasce l’album L’incantevole Abitudine (2002). L’8 maggio 2009 esce Musa, album di inediti decisamente al femminile, interamente scritto e prodotto da Marina stessa. Dopo anni intensi di tour in Italia e in Europa, nel 2020 pubblica il nuovo album di inediti, anticipato, il 14 gennaio, dal singolo Per essere felici. Nel 2023 pubblica Donna che parla in fretta Live, interamente registrato alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma il 7 settembre 2020, in occasione dei suoi 25 anni di carriera.

Chiara Saraceno Professoressa emerita all’Università di Torino e al Wissenschaftszentrum Berlin für Sozialforschung, honorary fellow presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, ha insegnato sociologia della famiglia prima all’Università di Trento e poi di Torino. Nel 1998-2001 è stata presidente della Commissione di indagine sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia. Nel 2021-22 ha presieduto il comitato scientifico per la valutazione del RdC. Tra i suoi libri recenti, Advanced introduction to family policy (Edward Elgar, 2022); il Welfare (il Mulino, 2021); Poverty in Italy, con D. Benassi e E. Morlicchio, (Policy Press, 2020), ora anche tradotto in italiano (il Mulino, 2022); L’equivoco della famiglia (Laterza, 2017); Mamme e papà (il Mulino, 2016); Coppie e famiglie. Non è questione di natura (Feltrinelli, 2016). Nel 2005 è stata nominata dal Presidente Ciampi Grande ufficiale della Repubblica Italiana. Dal 2011 è corresponding fellow della British Academy. È presidente della Rete Italiana di Cultura popolare e co-coordinatrice dell’Alleanza per l’Infanzia. Collabora al quotidiano «La Stampa».

Vincenzo Trione È professore ordinario di Arte e media e di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università IULM di Milano, dove è preside della Facoltà di Arti e turismo. È presidente della Scuola dei beni e delle attività culturali. Collabora al «Corriere della Sera». Ha curato mostre in musei italiani e stranieri e il Padiglione Italia della LVI Biennale di Venezia (2015). Direttore dell’Enciclopedia Treccani dell’Arte Contemporanea, ha pubblicato monografie su Apollinaire, Soffici e de Chirico. Tra i suoi libri più recenti: Effetto città. Arte cinema modernità (Bompiani, 2014) e, da Einaudi, Contro le mostre, con Tomaso Montanari, (2017), L’opera interminabile. Arte e XXI secolo (2019), Artivismo. Arte, politica, impegno (2022) e Prologo celeste. Nell’atelier di Anselm Kiefer (2023).

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