La novità

Asf Autolinee, ecco il gruppo di lavoro che fa muovere i pullman elettrici: ricariche, consumi e sviluppo

Ecco il gruppo di lavoro che si è occupato di portare a Como la mobilità elettrica per il trasporto pubblico. C’è l’amministratore delegato, Massimo Bertazzoli, certo, ma anche tante altre persone (uomini e donne, qui nella foto con lui) che da mesi progettano e sviluppano il trasporto pubblico in città. E che, grazie al contributo europeo di Next generation new, è riuscito a trasformare il sogno di avere i mezzi elettrici in qualcosa di concreto: gruppo variegato e ben rodato, da chi su occupa delle gestione elettrica dei pullman a chi si dedica a sviluppare le stazioni di ricarica, da chi si interessa di intercettare i bandi (come quello che ha permesso ad Asf di portare a casa fondi europei per questa mobilità sostenibile) a chi si occupa del loro utilizzo sulle linee urbane.

 

 

Si perchè per ora il trasporto elettrico di Como (con stazioni di ricarica anche a Lazzago oltreche a Tavernola) è elettrico su ben quattro linee: i mezzi entrano in deposito a fine servizio e vengono ricaricati. Potenza enorme (ben superiore ad un’auto normale), pronti dopo un paio di ore. Oltre 400 chilometri di autonomia, il servizio giornaliero sulla linea è garantito.  Il futuro è questo anche per tutto il resto del trasporto di Asf: elettrico e tecnologico per permettere agli utenti (turisti e non solo) di salire sui mezzi anche all’ultimo secondo senza preoccuparsi di avere in tasca il biglietto. Ora il viaggio si paga (finora sulle linee urbane, entro fine anno anche per buona parte delle rimanenti) con il contacless (carta di credito o debito sullo smartphone): un tocco e via, il sistema aggiorna automaticamente il titolo di viaggio per una determinata tratta.

 

 

Sopra il video del nostro dietro le quinte dal deposito di Tavernola con l’amministratore delegato ed i suoi tecnici di supporto: Stefano Busnelli  (Energy-manager) ed il capofficina elettronico Marco d’Amico.

 

 

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