Nessi, Vitali, Schiani, “Leggere con l’autore” a Grandate




Tre autori presentano i loro ultimo libri nella rassegna organizzata da LeggiamoInsieme Grandate
Leggere supporta le capacità creative, aiuta a comprendere meglio noi stessi attraverso le storie di altri, stimola l’empatia, crea dei momenti di concentrazione e aiuta la memoria. Leggere con l’autore permette un passaggio in più, ovvero quello del confronto con colui che, attraverso una storia, ha voluto comunicare sentimenti ed esperienze; la lettura diventa così un ponte che collega non solo alla scrittura, ma allo scrittore stesso.
La proposta della biblioteca di Grandate per i mesi di settembre, ottobre e novembre prossimi è proprio quella di unire la passione della lettura – a cura di LeggiamoInsieme Grandate – alla presentazione degli scrittori del nostro territorio, in un programma ben articolato per autori e temi trattati. Gli incontri si svolgeranno presso la Sala Consiliare di via Como 12 a Grandate.
A cominciare da venerdì 27 settembre alle 21 con il magistrato e scrittore Vittorio Nessi che presenterà il suo nuovo libro “La vittima può uccidere” (Daniela Piazza editore), in dialogo con la giornalista Paola Mascolo.
Ambientato in una remota cittadina siciliana affacciata sul mare africano, il pubblico ministero Bruno Ferretti – già protagonista dei precedenti romanzi di Nessi – si trova a confrontarsi con un tema antico quanto attuale, che è quello dello Stato che non sempre riesce a tutelare le vittime, facendo nascere in loro il bisogno di difendersi da sole. Il genere del romanzo noir, infatti, non è organizzato secondo lo schema omicidio e individuazione del responsabile tipico del giallo, ma è la scusa per parlare dei grandi temi della vita.
Dietro a questi romanzi c’è l’analisi di aspetti, principalmente due, riconducibili alla morte e all’amore. Nel caso de “La vittima può uccidere” l’amore rifiutato, quello proibito e l’amore che rassicura. Come riuscirà il protagonista a orientarsi in questi luoghi affascinanti della Sicilia, dove ragione e incantesimo si fondono con maestria, costituisce il percorso di una storia che unisce le difficoltà del singolo a quelle di legge e giustizia.
Vittorio Nessi è nato a Como nel 1947. Ha pubblicato “Strani Amori, amore e morte in corte di assise” Robin Edizioni, 2013 e con Daniela Piazza Editore “In fuga dalla legge”, 2015, “Due Lune sono troppe”, 2017 e “Non sono io”, 2019. Questi ultimi due romanzi sono risultati finalisti nel V e nel VII Premio Internazionale di Letteratura Città di Como. Nel 2022 ha pubblicato “Fermate Kowalski”. Con i romanzi “Delitto al mercato dei fiori” 2021 e “La vittima può uccidere” 2024 ha vinto i premi letterari Rotary Bormio Contea, V e VIII edizione, per testi inediti rispettivamente nel 2020 e nel 2023.
Secondo appuntamento della rassegna, venerdì 25 ottobre alle 21, quello con lo scrittore Andrea Vitali che presenterà il libro: “Sua eccellenza perde un pezzo” (Garzanti), in dialogo con la giornalista Paola Mascolo.
I fratelli Venerando e Gualtiero Scaccola sono titolari dell’omonima forneria a Bellano. Tirati su a pedate dal padre panettiere, conoscono solo il piccolo mondo del forno e dell’abitazione al piano di sopra. Si alternano in negozio con un sincronismo perfetto, che però inizia a cedere la mattina del 7 aprile 1930. Quel giorno, infatti, bussa alla porta del loro tran tran la lettera in cui il segretario del sindacato panettieri di Como chiede una mano per l’idea che gli è venuta: organizzare una gita in battello degli iscritti comaschi in quel di Bellano per celebrare l’anniversario della fondazione di Roma. E il mondo degli Scaccola sembra andare a gambe all’aria.
In questo nuovo libro Vitali mescola le inquietudini di Bellano con le morbidezze del paesaggio lacustre, creando quella magica combinazione che ha conquistato i suoi lettori attraverso la figura del maresciallo Ernesto Maccadò.
Andrea Vitali è nato e cresciuto a Bellano, sulla sponda orientale del lago di Como, primo di sei fratelli. Dopo aver frequentato il liceo a Lecco, rinuncia alle sue inclinazioni verso il giornalismo e, per soddisfare le aspirazioni paterne, si laurea in Medicina all’Università Statale di Milano nel 1982. In campo letterario esordisce nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore (Premio Montblanc per il romanzo giovane) ispirato da vicende narrategli proprio da suo padre.
Il terzo appuntamento della rassegna vede protagonista il giornalista e scrittore Mario Schiani che, venerdì 29 novembre alle 21, presenterà “Volevo diventare grande subito”, il suo nuovo romanzo pubblicato nella collana Docu dell’editore Dominioni.
Una storia vera, come previsto dal progetto che raccoglie romanzi-verità di giornalisti e scrittori italiani, il libro tratta il tema dell’immigrazione e degli sbarchi in Italia attraverso la storia di un ragazzo di Conakry, capitale della Guinea.
Il ragazzo è Ibu: nove anni e due sogni nel cassetto.
Il primo è diventare una star della musica come il suo idolo, Takana Ja.
Il secondo sogno è diventare adulto prima possibile e il destino lo accontenta, purtroppo, nel peggiore dei modi: una tragedia famigliare che cambierà per sempre il corso della sua vita.
Da quel momento comincerà un viaggio lungo dieci anni che, da Conakry, lo porterà negli inferi del continente africano, tra i cercatori d’oro delle miniere, nel deserto dei trafficanti di uomini fino alla sfida delle acque del Mediterraneo.
Ibu, al secolo Ibrahima Rana Dia, oggi vive in Liguria e lavora come idraulico ed elettricista. A interessarsi per prima a questa incredibile vicenda una collega della cooperativa con cui il ragazzo collabora che, vinta la timidezza iniziale, ha iniziato a farsi raccontare il suo lungo e sofferto viaggio per arrivare nel nostro paese.
Ma anche le vicende viaggiano, e questa è arrivata fino a Como e, dall’abile penna del giornalista e scrittore Mario Schiani, è diventata un libro.
Una storia che fa riflettere, avvincente, incredibile, vera. Mario Schiani (Como, 1963) è giornalista professionista dal 1988.
Il suo esordio nella narrativa risale al 2009 con La banda delle Quattro Strade (Salani), finalista al premio nazionale di letteratura per ragazzi “Il gigante delle Langhe”. Nel 2020 un secondo romanzo, Quel dolce nome (Giovane Holden Edizioni). Nel 2021, Il fucile dietro la schiena (Dominioni Editore), scritto con il fratello Paolo e incentrato sul dramma degli internati militari nella Seconda guerra mondiale.
Sabrina Sigon