Il Teatro Sociale di Como ha alzato il sipario sulla Stagione 2024/2025 con l’opera lirica, come da tradizione. Nel centenario della morte di Giacomo Puccini la scelta è caduta su “La Boheme”, forse la sua opera più famosa. Il tema è arcinoto: nei sottotetti di Parigi giovani artisti di belle speranze sbarcano il lunario come possono. In un freddo inverno una giovane fioraia bussa alla porta della soffitta dove vivono quattro giovani e, imediatamente scocca la scintilla amorosa con uno di Loro, Rodolfo. In questa parte iniziale dell’opera le due arie pià famosi Che gelida manina e Mi chiamano Mimì accolte, ieri sera, con un caloroso applauso.
La produzione di questa Boheme per il Corcuito Opera Lombardia è stata affidata ad un team under 30 che ha trasportato, con garbo, l’opera lirica nel registo del musical e questo si è visto chiaramente nel secondo quadro ambientato nel “Quartiere Latino” con l’entrata in scena di Musetta, l’altro personaggio femminile. Qui le musiche composte da Puccini hanno un’impennata con il robusto apporto di ottoni e percussioni, a queste arie frizzanti sono stati aggiunti un coloratto scenario, costumi rutilanti e il cospicuo apporto di figuranti, del coro e del coro di voci bianche, ottenendo un quadro d’insieme altamente spettacolare chiuso, addirittura, con l’accenno ad un balletto. Niente male per un’opera destinata a passare alla storia per la triste fine della povera Mimì.
Alla fine un lungo applauso ai giovani cantanti, al direttore e alla regista, tutti insieme sul palco e grazie per lo spettacolo. Spettacolo iniziato già nel foyer come si addice ad una “prima” anche se i tempi non sono più quelli dello sfarzo e dell’ostentazione. Un sobrio lusso negli abiti eleganti delle signore, in verde acqua Simona Roveda, Presidente del Teatro Sociale As.Li.Co.(nella foto con Claudio Bocchietti presidente dei Palchettisti del Sociale), in purple color sfidando la scaramanzia, Barbara Minghetti responsabile della programmazione del teatro. Molti dei signori hanno scelto lo smoking con papillon qualcuno con cravatta come il Sindaco Alessandro Rapinese.
commenta