Camera con Musica, al Sociale si parte con il New Classic Duo

3 ottobre 2024 | 17:25
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Camera con Musica, al Sociale si parte con il New Classic Duo

Domenica 6 ottobre, il palco del Sociale ospiterà la prima di Camera con Musica: ad esibirsi, il New Classic Duo

Domenica 6 ottobre alle ore 11, in collaborazione con Como Contemporary Festival, sotto la direzione artistica di Umberto Pedraglio, il Teatro Sociale di Como darà ufficialmente il via, anche per questa stagione, alla rassegna Camera con Musica: il compito di inaugurarla spetterà al New Classic Duo, composto da Julia Smirnova al violino e Konstantin Manaev al violoncello, che si esibirà sul palcoscenico.

Il New Classic Duo ha come obiettivo quello di proporre il repertorio classico contemporaneo per violino e violoncello, per portare alla luce tesori nascosti che aspettano di essere scoperti. Il Duo vuole creare un equilibrio tra l’estremo, l’insolito e l’inaudito, attraverso la musica dei compositori del nostro tempo. È costantemente alla ricerca di nuovi repertori eccitanti e impegnativi che siano piacevoli per l’ascoltatore.

New Classic Duo per Camera con Musica al Sociale - Foto @Zuzanna_Specjal

Il concerto si aprirà con un brano di Johanna Doderer (1969), compositrice molto versatile, nelle sue opere riflette una forte connessione con la tradizione musicale austriaca, pur portando avanti un linguaggio musicale molto personale e moderno. Il brano Volcano è una composizione contemporanea che riflette il suo stile unico, fortemente caratterizzato da un linguaggio musicale evocativo e drammatico, e la sua capacità di creare paesaggi sonori intensi e dinamici, spesso ispirati alla natura e alle forze della terra, come suggerisce il titolo di questo pezzo.

Il concerto del New Classic Duo prosegue proponendo un brano della compositrice Aziza Sadikova (1978). Nata a Tashkent, in Uzbekistan, si è formata in Europa, sviluppando uno stile che riflette le sue radici culturali asiatiche, ma che è fortemente influenzato anche dalle tradizioni europee. Le sue composizioni spaziano tra musica da camera, sinfonica e operistica, mostrando una grande versatilità. Il brano che sarà eseguito da Julia Smirnova è For Stradivari, noto per il suo carattere evocativo e delicato, scritto per violino solo o con accompagnamento. L’uso raffinato del violino, con frasi musicali fluide, richiamano le caratteristiche sonore dei celebri violini Stradivari, il suono caldo, chiaro e ricco di sfumature.

Si passa poi al Duetto per violino e violoncello, Op. 7 di Zoltán Kodály (1882- 1967), una delle opere da camera più significative del compositore ungherese, scritta nel 1914. Questo brano, per due strumenti a corde, è considerato una delle pietre miliari della musica cameristica per il suo linguaggio unico e per l’equilibrio tra tradizione e innovazione.

Il brano Castillo Interior di Pēteris Vasks (1946) è una composizione contemporanea per violoncello solo, ispirata all’opera mistica di Santa Teresa d’Ávila, intitolata “Il castello interiore”. Nella sua opera, Santa Teresa descrive il percorso spirituale dell’anima, che attraversa diverse stanze di un castello fino a raggiungere l’unione con Dio. Questo tema di ricerca interiore e crescita spirituale è centrale anche nella composizione di Vasks, che traduce in musica l’esplorazione delle varie “dimore” dell’anima. La struttura del brano non segue una suddivisione in movimenti distinti, ma si sviluppa come un viaggio unico e continuo. Vasks crea un’evoluzione musicale progressiva, che riflette simbolicamente l’avanzamento spirituale descritto da Santa Teresa. In questo brano di Vasks sono sfruttate al massimo le potenzialità espressive del violoncello, strumento ideale per rappresentare la profondità emotiva e spirituale. L’ampia gamma timbrica del violoncello consente di esplorare le dimensioni più intime dell’anima umana, così come vengono percepite nel contesto mistico, offrendo un’esperienza sonora che rispecchia l’intensità del viaggio spirituale.

Il concerto si conclude con la Sonata per violino e violoncello di Maurice Ravel (1875 – 1937), una delle sue composizioni da camera più complesse e sperimentali, scritta tra il 1920 e il 1922. Questo brano è notevole per la sua scrittura intricata e per l’uso essenziale e innovativo di due soli strumenti ad arco. Ravel compose la Sonata in memoria dell’amico e collega compositore Claude Debussy, morto nel 1918. L’opera segna un periodo di riflessione nella carriera di Ravel, in cui sperimenta con uno stile più asciutto e lineare, allontanandosi dalla ricchezza armonica e orchestrale delle sue opere precedenti.

Biglietti in vendita online e presso la biglietteria del Teatro

(Foto @Zuzanna_Specjal)